ISTITUTO COMPRENSIVO SECONDO. Giuseppe Antoci nasce a Santo Stefano di Camastra, piccolo paesino della provincia di Messina. Laureatosi in economia, si specializza in attività bancaria e finanziaria. Nel 2013 si candida al Senato per il Megafono – Lista Crocetta, sempre nello stesso anno viene nominato presidente del Parco dei Nebrodi. Subito dopo il suo insediamento comincia a capire i meccanismi con cui vengono gestiti illecitamente i terreni del Parco dei Nebrodi, grazie anche al racconto del sindaco del comune di Troina Fabio Venezia e al dirigente del Commissariato di Nicosia, Daniele Manganaro. Nel 2014 comincia una stretta collaborazione con il prefetto di Messina Stefano Trotta,  per la stesura di un Protocollo di Legalità. Per questo motivo nello stesso anno ad Antoci arrivano le prime intimidazioni e la Dda di Caltanissetta è costretta a metterlo sotto scorta. Il 18 marzo 2015 il Protocollo viene firmato dai sindaci della zona e dall’amministrazione regionale. Dopo la firma del Protocollo, nella prima gara bandita per l’assegnazione di 400 ettari di bosco, viene scoperto che la società provvisoriamente aggiudicataria della gara, era composta da persone non in possesso dei requisiti antimafia. Così le minacce intimidatorie ad Antoci continuarono.

Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2016  dalle minacce si passa ai fatti e viene organizzato un attentato ad Antoci, il quale ne uscì illeso grazie alla macchina blindata e alla scorta. Nel settembre 2016 il Protocollo di Legalità è stato esteso a tutta la Sicilia e sottoscritto da tutti i prefetti dell’isola.

Giuseppe Antoci ha ricevuto molti riconoscimenti per la lotta contro la mafia e per il suo impegno civile e sociale.

SIMONE IRATO IIID

Media Luigi Rizzo