L’Ecoporto in Marina Garibaldi non s’ha da fare. Il progetto era il fiore all’occhiello di Carmelo Torre, assessore allo Sviluppo Economico, il quale si era impegnato anima e corpo anche con viaggi a Roma (a sue spese), per seguire passo passo l’iter e stringere accordi con altri paesi. Il progetto rientrava, infatti, nel programma europeo “Interreg (misura Blue Hubs). Purtroppo nei giorni scorsi da Roma è giunta la doccia fredda: non solo Milazzo non vedrà i 10 milioni di euro del progetto ma non è stata selezionata neanche per ottenere i primi 600 mila euro dello studio di fattibilità che avrebbe dovuto confermare la fattibilità del’opera.

L’OPERA NAUFRAGATA. La città del Capo, assieme a Valencia e Alexandroupolis, era stata inserita fra i tre porti europei da finanziare per creare il grande porto turistico del Mediterraneo. La struttura doveva nascere in Marina Garibaldi fra il circolo del Tennis e vela e la chiesa di San Giacomo. In pratica si trattava di una nuova progettazione, che ricordava quella che aveva portato avanti l’ex sindaco Nino Nastasi, (il famoso porto Hub) per la quale aveva anche ricevuto i relativi finanziamenti, che poi svanì, in dirittura d’arrivo a favore di Sant’Agata Militello. Purtroppo non è andato meglio anche con la misura “Blue Hubs”. Il progetto dell’amministrazione comunale aveva superato la prima fase ma la valutazione definitiva necessaria a ottenere i fondi per lo studio di fattibilità è stata negativa.

Il progetto di realizzare un porticciolo in Marina, però, non sarebbe completamente naufragato. «E’ inserito nel piano regolatore del porto da sempre – dice il sindaco Giovanni Formica – stiamo seguendo altre strade per portare avanti il progetto, quello dell’Ecoporto era solo una di queste».

I PROGETTI (SULLA CARTA) DELL’ASSESSORE TORRE. Quello dell’’Ecoporto era una delle iniziative che stava portando avanti l’assessore Carmelo Torre, ritenuto da molti come “l’assessore fantasma” della giunta (è quello che vanta il numero maggiore di assenze). A chi lo aveva accusato l’anno scorso di scarsa produttività e di disinteressarsi della quotidianità, specialmente delle attività commerciali, nel settembre scorso aveva replicato tramite Oggi Milazzo che stava lavorando a cose concrete di alto profilo e che avrebbe concretamente dato una svolta allo sviluppo economico. Uno di questi era l’Ecoporto, progetto naufragato; aveva anticipato la realizzazione del consueto mercatino di Natale in via Medici che però poi è saltato; assicurato che il bando per assegnare la gestione dei parcheggi a pagamento era pronto ma a distanza di sei mesi non è partito nulla; Torre sosteneva di lavorare ad un “innovativo” Piano delle Spiagge «che porterà Milazzo allo stesso livello di località balneari più note», ma si dovrà aspettare minimo la stagione 2018; per la Festa di Santo Stefano aveva detto di stare lavorando ad un restyling ma ancora non è stato partorito alcun regolamento; rimangono anche i vincoli alle aree industriali che operavano nel centro di Milazzo da decenni abbandonate.

 

 

 

 

 

 

1 milione 550 euro di

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Massimo Cusumano
Massimo Cusumano
7 anni fa

Per fortuna non è passata questa iniziativa di Torre. A che serve rovinare ancora quell’area della marina Garibaldi e spendere tanti soldi per fare dei ricoveri barche. Invece occupiamoci a ultimare i lavori del porto cosicché possa diventare al più presto una risorsa maggiore sia dell’aspetto turistico lavorativo e commerciale .

Robin Hood
Robin Hood
7 anni fa

Ovunque ci sia lui c’è un fallimento. Un vero portafortuna.

Paolo
Paolo
7 anni fa

Vizio antico…..quello di pensare di comprare l’autoradio, e non avere la macchina. A forza di inseguire i fuochi d’artificio di progetti simili, la gestione minima della città…..viene abbandonata! Che genio.

Teddy
Teddy
7 anni fa

Io continuo a dire che se vogliamo a Milazzo le navi da crociera non ci sono da fare progetti mega-lattici, le cui opere potrebbero anche deturpare irreversibilmente la nostra bella Baia. Farei piuttosto un pensierino sul pontile 3 della Raffineria, che non è stato mai utilizzato e che quindi rimane acquisito al demanio marittimo. Lo si può adattare a queste navi con una spesa relativa modica.

Esperto di Politica
Esperto di Politica
7 anni fa

Da due anni non ha adottato alcun provvedimento dedicandosi anima e corpo all’ecoporto, ma non per ottenere il finanziamento per realizzare l’opera, bensì per ottenere poco più di 100mila euro per lo studio di fattibilità.
Quindi stiamo parlando del NULLA !!!
Assessore si faccia venire qualche altra brillante idea per occupare i prossimi tre anni.
Forse è meglio che vada a casa.

Paolo
Paolo
7 anni fa

Idea brillante e Carmelo Torre, son due ingredienti incompatibili!