LA LETTERA. Conti in rosso, traffico impazzito, costo della raccolta dei rifiuti alle stelle. Questa l’amara sintesi della situazione a Milazzo secondo un lettore  che invita i cittadini ad un maggiore senso di responsabilità specialmente al momento del voto. Ecco il testo integrale inviata a redazione@oggimilazzo.it

Caro direttore,

per la seconda volta in pochi anni, la nostra città ha nuovamente dichiarato default. Conti in rosso e impossibilità di saldare i creditori. Sulle responsabilità politiche attuali e passate si è a lungo parlato, con un ottimo lavoro di ricostruzione fatto dal sito la Città. Il totale del debito ammonta circa a 44milioni di euro, circa 3300 euro in capo a ogni famiglia milazzese. Si tratta di una bella somma, resa ancora più ingiusta poiché la gran parte dei milazzesi non ha fatto nulla per crearla. Loro le colpe, nostri i debiti.

Ma si tratta pur sempre di un debito materiale, col quale si può vivere e che si può saldare prima o poi. Molte città nel mondo vanno in dissesto, alcune ci convivono e ridefiniscono la loro forma proprio tramite la difficoltà economica. È successo nelle città industriali americane della rust belt, cintura della ruggine. Una volta che la crescita economica è finita, le città che si erano sviluppate a dismisura sono tornate indietro, molte hanno dichiarato default. Oggi, sperimentano forme nuove di vita, diverse dalle abitudini del passato. Lo stesso è avvenuto in Grecia, dove la vita continua nonostante il peso titanico dei debiti.

Si può vivere, male e facendo molti sacrifici, ma si può vivere.

Un altro debito aumenta senza sosta e non si può saldare. Ed è il debito ambientale. Cresce ogni giorno, anche mentre scrivo, perché l’aria che respiriamo è sempre peggiore, le discariche sempre più piene, il mare più sporco e i nostri figli stanno peggio rispetto a noi.

La raccolta differenziata non è mai partita davvero a Milazzo. I dati annunciati dal Comune si contraddicono con il continuo cambio di ditte per la raccolta dei rifiuti. Se cambiamo ditta ogni tre mesi com’è possibile abituarsi a fare la differenziata? Si tratta di una pratica acquisita in tutta Italia, anche a Rometta hanno raggiunto livelli di eccellenza, circa il 70% di rifiuti differenziati. Con le note ricadute positive per l’ambiente, l’educazione dei cittadini e la riduzione dei costi in bolletta.

Il traffico soffoca la città, in certi orari della giornata una persona per auto, centinaia di auto come formiche impazzite dentro strade intasate. È un comportamento insensato, spesso si sale in auto solo per fare qualche centinaio di metri o addirittura per fare una passeggiata (un vero controsenso!). Bloccati nel traffico si perde tempo e pazienza. Alle cattive abitudini dei cittadini si aggiungono le pessime idee degli amministratori che fanno le piste ciclabili più corte del mondo.

Non si tratta solo di quale pianeta lasceremo ai nostri figli. Ma quali figli lasceremo al nostro pianeta. I bambini della Valle del Mela hanno i testicoli più piccoli dei loro coetanei cresciuti in territori dove non ci sono metalli pesanti nell’aria e nell’acqua. Sembra Springfield, la città dei Simpson. Invece è il risultato di uno studio scientifico, del prof. Squadrito e della Organizzazione Mondiale della Sanità, sugli effetti dei metalli pesanti come distruttori endocrini. Perché, ancora oggi, non possiamo sapere che cosa c’è nell’aria che respiriamo, perché non ci sono centraline indipendenti di rilevazione della qualità dell’aria? Gli ambientalisti dovrebbero essere più concreti nelle loro richieste e i sindacalisti meno reticenti nel dire la verità sugli effetti delle industrie.

Anche io come molti ho votato l’attuale Sindaco sperando nel cambiamento. Speranza illusa. Ma non me la prendo con lui, semplicemente non si è dimostrato all’altezza dei difficili problemi, come il suo predecessore. Penso che la soluzione stia a noi stessi, noi cittadini che dovremmo essere più esigenti. Più esigenti con i politici quando andiamo a votare, con le aziende quando compriamo i nostri prodotti, con i giornali locali che non fanno le inchieste, con i nostri concittadini quando siamo insieme. E infine con noi stessi.

L’aria che respiriamo è più importante di tutti i debiti che dobbiamo saldare.

Nicola Pètrina