ARTICOLO AGGIORNATO. I consiglieri comunali “centristi”, Maria Magliarditi, Rosario Piraino e Francesco Coppolino hanno diramato una nota col quale contestano il mancato avvio del servizio di mensa scolastica nelle scuole materne ed elementari. I “Centristi per Milazzo” “la totale inconsistenza dell’attuale Amministrazione”.

«L’anno scorso potevamo “comprendere” le difficoltà visto il poco tempo avuto a disposizione… quest’anno non è comprensibile ed accettabile questo ritardo e non trovando giustificazioni, chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore al ramo, e alla suddetta amministrazione di attivarsi fin da subito, affinché si possa garantire il servizio per il prossimo anno, suggerendo di istituire un punto cottura interno che comporterebbe un grande risparmio e maggiore qualità per i bambini».

LA REPLICA. Gli uffici stanno già lavorando alle procedure per la riattivazione del servizio di refezione scolastica”. Così l’assessore alla pubblica istruzione Salvo Presti replica alla nota dei consiglieri “Centristi per Milazzo”. “Purtroppo devo constatare ancora una volta – afferma l’assessore – che la scarsa conoscenza delle procedure amministrative e tecniche soprattutto dal punto di vista finanziario, determina nei consiglieri di opposizione, interventi che quasi sempre vanno fuori dalle righe e cosa più grave, se parliamo di un gruppo che si dichiara moderato come l’ex Udc, sfocia nell’insulto attraverso un linguaggio grossolano e superficiale che mal si addice alla normale dialettica politica.

E allora – prosegue Presti – è bene dire come stanno realmente le cose. Il problema della refezione scolastica è stato da sempre attenzionato da questa Amministrazione e già nel mese di luglio vi sono stati incontri con i genitori ed i dirigenti scolastici per informarli delle difficoltà esistenti causati dall’ennesima anomalia finanziaria ereditata. Mi spiego: nel 2013 la dotazione finanziaria per il servizio ammontava a circa 300 mila euro: l’anno successivo che è poi l’esercizio finanziario sul quale l’Amministrazione deve, per legge, lavorare, alla voce impegni c’erano soltanto 119 mila euro, ovvero la somma destinata dalla precedente Amministrazione per effettuare la mensa nel 2014. Ecco quindi che dovendoci rifare a quella somma impegnata non abbiamo potuto prevedere altro. Ed è chiaro che con quell’importo non si poteva assicurare tale attività per l’intero anno scolastico. Adesso la stiamo prevedendo sino alla chiusura dell’anno in corso”.

NUOVE POLEMICHE. Sull’argomento è stata diramata in serata una nuova nota a firma dei gruppi consiliari I Centristi per Milazzo – Milazzo Futura – Città Attiva che chiedono le dimissioni dell’assessore Salvatore Presti. Ecco il testo integrale:

L’assessore Presti mal sopporta di essere chiamato in causa, lo si coglie a piene mani in una nota di risposta alquanto stizzita e per nulla di chiarimento. Vorremmo ricordare all’Assessore Presti, che sembra essere diventato smemorato, che il bilancio di previsione del 2014 è stato predisposto ed approvato dall’attuale Giunta Municipale il 22 febbraio 2016 e definitivamente approvato dalla maggioranza che appoggia la Giunta Formica il 4 di aprile del 2016. In quel documento contabile, proposto dal Sindaco attuale, sono stati diminuiti gli stanziamenti in bilancio per il servizio refezione scolastica. Ridotti di oltre la metà. Cosa c’entrano gli impegni assunti in bilancio nel 2014?. Lo sa solo l’Assessore Presti che accusa gli altri, specie l’opposizione e gli ex UDC, di scarsa conoscenza di procedure tecniche ed amministrative, ma fa dichiarazioni che dimostrano la sua di incompetenza in materia. Lui, da ex uomo di destra, dovrebbe sapere che non è con le bugie che si risolvono i problemi. Nonostante questo ne inanella una dietro l’altra. Come mai ora gli uffici stanno facendo ( non si sa bene cosa) quanto necessario per avviare il servizio?. Avrebbero potuto farlo anche prima visto e considerato che oggi, come nel 2016, la disponibilità economica è rimasta sempre la stessa. Meglio sarebbe dire che in un anno e mezzo, l’Assessore Presti non è riuscito, neanche tramite gli stessi uffici, a predisporre un bando di gara per l’affidamento del servizio, limitandosi ad appaltare la refezione scolastica nel 2015 per un solo giorno di scuola ed in proroga a quanto fatto dalla precedente amministrazione.  Si prospetta il solito appalto di qualche mese senza bando di gara a lungo termine e senza passare dalla centrale unica di committenza che, ad oggi, non ha mai operato. Presti si offende ed offende nella nota diffusa, dimostrando tutti i suoi limiti nella conduzione politica della cosa pubblica. Ogni tanto capita anche a chi ritiene di capire e sapere ben più degli altri, di commettere errori. Piuttosto che scusarsi con i genitori degli alunni e con la città, l’Assessore trova più comodo addossare ad altri responsabilità che sono solo sue e della sua Amministrazione. Proprio per questo è bene che si dimetta.