Coinvolgere i cittadini del comprensorio e tracciare una strada per realizzare un unico presidio ospedaliero di primo livello tra Milazzo e Barcellona con un efficiente pronto soccorso e un reparto di oncologia. A proporlo 59 associazioni del territorio i cui rappresentanti si sono riuniti ieri mattina a palazzo dell’Aquila per presentare l’iniziativa e interfacciarsi con le istituzioni. A promuovere la conferenza Franco Scicolone e Francesco Bonavita di Cittadinanza Attiva; Salvatore Chiofalo Cgil Sanità; Roberto Molino Asd Libertas Zaccagnini e Francesca Sindoni. Chiedono una parte attiva nella scelta decisionale. Al termine della riunione è stato diffuso un documento programmatico.

«I recenti provvedimenti del Governo regionale in tema di riorganizzazione della rete ospedaliera – si legge – hanno indotto il mondo delle Associazioni di Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e comuni viciniori ad organizzarsi in forma di Comitato per garantire la tutela della salute nella fascia tirrenica, fortemente penalizzata dall’ultima bozza presentata dal Governo regionale nel mese di settembre del 2016, ma subito sospesa».

«Gravi sono le inadempienze e pesanti le ricadute che gravano sui cittadini del nostro comprensorio – continua la nota – Vogliamo un presidio ospedaliero di 1° livello, così come prevedono le linee guida del Ministro Balduzzi e del D.M. 70/15. Una Unità Operativa di Oncologia che garantisca le cure, complete di radioterapia, per i malati oncologici (46.000 pazienti siciliani, dal 2009 al 2013, si sono dovuti recare nelle strutture sanitarie del Nord). I cittadini del nostro comprensorio oggi pagano, anche, le conseguenze di scelte industriali che hanno determinato l’inquinamento ambientale dei nostri territori e, di conseguenza, gravi patologie. Vogliamo un Pronto Soccorso che garantisca cure adeguate in caso di emergenza-urgenza».

A  gennaio sarà organizzato a Barcellona un convegno, sul tema, a cui saranno invitati l’assessore regionale alla Sanità, il presidente della Commissione Sanità all’Assemblea regionale, tutti i sindaci dei due distretti socio sanitari di Milazzo e Barcellona, i vertici della Asp.

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Maria
Maria
7 anni fa

E i malati stanno a guardare tutti questi signori che ne inventano una al giorno… Nel frattempo si tengono i loro dolori e pensano: se sto male dove vado? a Milazzo o a Barcellona… Gli ospedali sono nati entrambi per essere DEGNAMENTE usati. Salvateli perchè ci servono!! Il territorio è grande e l’utenza è troppa. Altrimenti sarebbe un grave errore e i disagi tanti.

ringo
ringo
7 anni fa

Milazzo-Barcellona e’ oramai un unica citta’ di 100K! Considerando il resto dei paesi da Villafranca a Falcone si arriva penso sui 250k abitanti! Dico perche’ non ci possono essere 2 ospedali? Poi dove farlo un unico ospedale. A Milazzo ci dovrebbe essere per forza (per via della zona industriale)…e i Barcellonesi non l’accetterebbero mai! Per cui lasciamo le cose come stanno…

Salvo
Salvo
7 anni fa

Guarda caso che malattie gravi e oncologiche ci sono a iosa nei centri urbani distanti anni luce da insediamenti industriali.
Spesso si confonde l’inquinamento industriale sempre sotto la lente di ingrandimento delle istituzioni, con quello vero degli automezzi, dell’amianto ancora sparso su tutto il territorio a copertura di edifici, alle radiazioni di ogni genere ecc. ecc.

Filippo de Silva
Filippo de Silva
7 anni fa

se già di due ospedali non se ne può fare uno, figuriamoci di un solo ospedale per un’utenza di circa 300 mila persone, la fila al pronto soccorso arriva in calabria.