LA LETTERA. «Troppi veleni al comune di Milazzo». Ecco le riflessioni di un impiegato, il funzionario Franco Otera, che scrive a Oggi Milazzo riportando le sue considerazioni personali sull’inchiesta “Libera uscita” della Guardia di Finanza che ha portato alla sospensione di 58 lavoratori accusati di assenze arbitrarie dal posto di lavoro. La lettera inviata a redazione@oggimilazzo.it è riportata integralmente. Non possiamo esimerci, però, dal fare una premessa. Ci lascia perplessi, la parte in cui accusa la nostra testata di avere “gonfiato” la vicenda con titoli ad effetto. Otera, forse, non sa che la vicenda “massaggi” era riportata in evidenza nel comunicato stampa delle fiamme gialle e nei lanci di agenzia Ansa e, comunque, impossibile da verificare nell’immediatezza della conferenza stampa. Attribuisce, inoltre, a questa testata di avere alimentato veleni con “troppi” articoli la vicenda. Vicenda -ricordiamo – trattata da tg e quotidiani nazionali da subito: non osiamo pensare se questo giornale, indiscutibilmente il più letto del comprensorio, si fosse limitato ad un articoletto. Otera dimentica, infine, che poche ore dopo la conferenza, quando è stato possibile leggere gli atti, Oggi Milazzo è stato il primo giornale a riportare le possibili incongruenze di alcuni addebiti in base agli atti ancora disponibili. A cominciare dai massaggi e finendo alle lezioni di basket. In ogni caso ci siamo limitati a fare una informazione tempestiva e suffragata dagli atti. Nel rispetto di tutte le posizioni più o meno condivisibili, ecco il testo integrale:

Egregio Direttore, mi rivolgo a Lei che tanto ….. troppo sta scrivendo, alimentando veleni in una comunità ferita, lacerata e offesa da quanto e successo nella Casa Comunale ( il termine indica che è la casa di tutti, il luogo per elezione dove i miei concittadini, anche lei e io stesso, dovremmo sempre poter trovare approdo, certezze, sicurezze, conforto …… ).

Lei anche in questa occasione ha esagerato titolando impropriamente per fare baccano, sapendo perfettamente che il “ Centro massaggi “ sarebbe stato ripreso da tutte le televisioni d’Italia e che, invece è solo la ragione sociale di una attività che si occupa di fisioterapia, come sta scritto anche negli atti della Procura, che Lei aveva, stante i troppi particolari citati nei suoi articoli.

Invito pure da questa sede di non portare i cronisti nelle stanze degli impiegati additandoli alla televisione di turno, come ha fatto ieri un candidato a Sindaco dell’ultima tornata amministrativa.

Sono profondamente turbato all’idea che stamane, al Comune, non ci saranno i miei colleghi, quelli che fanno camminare la macchina, che servono centinaia di concittadini e non, ogni giorno, come è normale e chiedo, attraverso Lei, sommessamente ai Magistrati che si occupano del caso, per quanto possibile, consapevole del numero di casi, di valutare le posizioni dei miei colleghi possibilmente con rapidità, stante che privare l’Ente di 59 impiegati si ritorce ancora una volta sui cittadini.

Chiariamo subito che l’accaduto è gravissimo e, qualcuno, pagherà amaramente sulla propria pelle e quella della sua famiglia, comportamenti che definire scorretti è un eufemismo, ma altri e sono tantissimi, pur sbagliando, avranno modo di chiarire ai magistrati le proprie posizioni e responsabilità e sarà la stessa magistratura a valutare e decidere circa la gravità dell’accaduto. Io sono fiducioso che per tantissimi le posizioni saranno ridimensionate e di molto. Lei assuma l’impegno pubblico di pubblicare con altrettanto clamore, senza trafiletti nell’angolino basso, le assoluzioni.

Le confesso, tuttavia, che non è solo questo che non mi ha fatto dormire stanotte. Ho passato la giornata a pensare all’articolo da Lei pubblicato virgolettato “ Nel 2016 ho firmato un licenziamento e una sospensione “, dove il nostro Sindaco parla dei licenziamenti operati e del nuovo clima dallo stesso instaurato al Comune con la Sua Amministrazione.

Come è ovvio ognuno ha la sua sensibilità e il suo senso dell’equilibrio e della sobrietà, quindi, generosamente, consapevole che ognuno di noi si assolve, parlo della mia.

Io non l’avrei licenziato, avrei cercato in tutto i modi di farlo curare, in silenzio l’avrei accompagnato alla pensione. Non avrei diffuso 1200 ore e le ferie, perché chi soffre di quel tipo di handicap ( che è sopravvenuto, considerato che dal 2004 al 2007/8, io ho lavorato con F. e posso testimoniare che era un impiegato efficiente e solerte) trasforma la realtà e, quindi, tempo e ferie che significato hanno?

Io mi vergogno per non essere intervenuto, ma mi creda non lo sapevo che era stato licenziato, l’ho appreso dal Suo articolo.

Mi ascolti attentamente, anche io, se viene un amico o il Sindaco di un altro Comune o solo per dovere di ospitalità per il collega di un altro Ente, sono uscito a prendere un caffè, perdendo i cinque minuti. Non ci sono nel provvedimento ma è solo un caso. Tuttavia e non per discolparmi con i miei collaboratori abbiamo più volte lavorato di sabato, come è scritto in verbali di gara, senza marcare alcun badge. Non si chiede niente l’abbiamo fatto in assoluto “silenzio”. Questo, è solo questo, è lo spirito giusto dell’impiegato pubblico.

Lo stesso spirito hanno avuto tantissimi miei colleghi, colti dal provvedimento di cui si tratta, nel gravissimo caso dell’alluvione di Bastione, nel quale si sono distinti un po’ tutti i Ns. concittadini. Come dimenticare la generosità di tanti imprenditori locali, l’abnegazione di tanti volontari coordinati dalla Croce Rossa e il lavoro senza sosta e senza orario dei dipendenti comunali e degli amministratori? Chissà a qualcuno venissero strane idee, i dipendenti hanno rinunciato a qualsiasi retribuzione e compensativi orari per sabato, domenica etc. Così deve essere e così è stato.

Poi qualcuno, senza opposizione alcuna, se doveva un ora e 18 minuti per mancato recupero orario, ha pagato senza fiatare e senza invocare attenuanti, in silenzio ……. sempre in silenzio.

Quindi cautela, equilibrio, sobrietà. Niente baccano e niente pubblicità facile, guardare i fatti e lasciare che la magistratura faccia i suoi rilievi a chi se li merita, ma se assolverà e per chi assolverà io sarò contento ……. spero anche Lei.

La ringrazio se pubblicherà questi pensieri. Qualora decidesse di farlo non metta titoloni ma solo che si tratta di riflessioni di un impiegato comunale.

Francesco Otera

Subscribe
Notificami
guest
66 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
cittadino indignato
cittadino indignato
7 anni fa

Che eroi! Ma per favore finitela di dire che le colpe sono sempre di qualcun altro, assumetevi le vostre responsabilità e senza vigliaccheria ammettete di aver frodato lo Stato a danno del cittadino,danneggiando la pubblica amministrazione. Nell’industria e in generale nel privato, simili comportamenti non si stigmatizzano.Si licenzia PUNTO E BASTA.

ciccio
ciccio
7 anni fa

Si licenzia per giusta causa e a decidere che è + o – colpevole lo decide la giustizia. PUNTO E BASTA!!!

maperfavore..
maperfavore..
7 anni fa

“quelli che fanno camminare la macchina, che servono centinaia di concittadini” ma non è che i milazzesi sono scemi..tutti coloro che hanno avuto a che fare con i dipendenti del comune hanno testato sulla loro pelle che la “macchina” NON FUNZIONA..c’è poco da dire e da contestare..ovvio che chi ci lavora dentro dice che lo fa bene, ma quanto vale l’autoproclamazione? ZERO.

Enrico
Enrico
7 anni fa

“…Privare l’Ente di 59 impiegati si ritorce ancora una volta sui cittadini.”

A cosa servono 59 impiegati che non fanno nulla, o che si assentano spesso?

maperfavore..
maperfavore..
7 anni fa
Reply to  Enrico

aggiungo..anche se quei 59 (e anche altri) fossero dentro al comune non è cambia chissà cosa, se non si ha voglia di lavorare non si lavora anche stando seduti nella propria sedia dell’ufficio.Serve cambiare gente (COMPETENZA, TITOLI DI STUDIO VERI, CULTURA DEL LAVORO, CAPACITA’ Di INTERLOQUIRE CON IL PUBBLICO) quanti dipendenti comunali hanno tali caratteri?pochi..

Milazzese indignato
Milazzese indignato
7 anni fa

Sig Otera dovrebbe solamente vergognarsi nel prendere, se pur minimamente, le difese di un qualsiasi dipendente pubblico che seppur per un minuto non ha svolto il proprio lavoro.
In una qualsiasi azienda privata sarebbe già stato licenziato.
C’è gente che per portare a casa un pezzo di pane sarebbe disposto a fare i salti mortali e sicuramente li fa.
Per colpa vostra l’Italia non va avanti.

Alex
Alex
7 anni fa

Sig. Otera, ma se si tollerassero i cinque minuti che lei dice ( che poi cinque minuti non sono ma almeno il doppio) per buona parte dei dipendenti comunali, metta anche solo per 50 dipendenti, sarebbero “almeno” 4 ore al giorno che significherebbero “almeno” 11 giorni al mese…etc…Sig. Otera questa lettera se la poteva risparmiare, il mondo oggi va ad un’altra velocità