Date sbagliate, indicazioni non corrette, refusi.  La posa e la sistemazione della nuova segnaletica turistica ha scatenato non poche polemiche. Nel mirino dello storico Massimo Tricamo e dell’opposizione consiliare alcuni refusi e delle info a dir poco “sommarie”. A quanto pare alcune saranno modificate nei prossimi giorni.

«Si tratta di una prima macro indicazione in termini di viabilità cittadina e informazioni turistiche e storiche – afferma l’assessore Piera Trimboli in un comunicato stampa – con cui cittadini e turisti si interfacceranno. Prossimo obiettivo da raggiungere sarà l’implementazione delle informazioni tramite web e app per rendere i turisti quanto più possibile autonomi, requisito oggi non previsto in questo appalto”.

Ma cosa è successo? Ad esempio nel cartello all’ingresso del Castello, nella traduzione in inglese si legge “Monnument” invece di Monument; il Monastero delle Benedettine non è un “monumento nazionale”; errata sarebe anche la data della costruzione dela Cinta Aragonese Spagnola. Grossolanità anche in quella all’ingresso della Badia, al Borgo, e in quella di Santa Maria Maggiore.

Ma chi sono gli autori? In un comunicato stampa l’assessore alla Cultura Salvatore Presti  coglie l’occasione per  ringraziare il professore Cono Terranova e Girolamo Fuduli per Società milazzese Storia Patria «che hanno fornito le indicazioni storiche essenziali e la professoressa Deborah Kay grazie alla quale Milazzo avrà anche una cartellonistica in lingua inglese».

«Effettivamente ho fornito dei dati di massima – ammette l’architetto Cono Terranova ad Oggi Milazzo – ma di certo non le date contestate. Se non ho certezza documentale non mi esprimo mai. Non ho idea dove gli uffici comunali che  hanno redatto le versioni definitive della segnaletica abbiano recuperato alcune date storiche. Sono stato contattato in queste ore dagli uffici comunali per rimediare a queste inesattezze e ho consigliato, quando non vi sono elementi certi, di tenersi sul vago. Spero che facciano tesoro delle indicazioni».

 

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Gianforma
Gianforma
7 anni fa

Scusate… prima di mettervi in posa per le foto .. indicando il castello ed il suo borgo come uno dei più belli d’Italia.. perchè non fate ciò che necessita per renderlo realmente tale??? Ad es. Sterminate le ZECCHE che lo hanno invaso il castello… perchè il turista che viene in vacanza a godere delle bellezze che la natura ci ha donato.. non può rischiare di non fare ritorno a casa a causa del menefreghismo generale…

Antonio
Antonio
7 anni fa

Cosa volete che capiscano sti 4 burini…. a casa prima o poi dovete tornare, siete stati il periodo più nero di Milazzo

TOTO\'
TOTO\'
7 anni fa

“Noio vulevan savuar l’indriss…Insomma:per andare dove dobbiamo andare dove dobbiamo andare?”

Mike
Mike
7 anni fa

Amministrazione scarsa , ma OPPOSIZIONE DA QUATTRO SOLDI , mettersi a fare storie INUTILI ed improduttive. A me turista che picchio mi puo’ interessare se in un contesto di millennio vengono”alterate” e non e’ e detto che viene fatto apposta perche’ ci sono ‘ discordanze tra alcuni testi ed altri visto che si tratta di periodi in cui l’approssimazione e’ d’obbligo per i mezzi che il contesto storico fornisce.Che importanza 4-5 anni in un Millennio!!!
Ma se perfino la scoperta dell’America non e’ certo che sia avvenuta nel 1492 o 1493 !!!
SIETE SOLO MILAZZOTI!!!!!

Chiara
Chiara
7 anni fa

buffo che l’articolo contenga refusi proprio nel paragrafo in cui si parla di questi…
Comunque… la segnaletica turistica culturale è una vetrina per la città, per la sua promozione e valorizzazione. E i cartelli sono anche elementi di arredo urbano. Dietro ci deve essere un progetto complessivo e delle competenze adeguate che lo portino a termine. Sono soldi pubblici, e indipendentemente da quanti sono, vanno spesi al meglio