Il consiglio comunale di Milazzo ha approvato la delibera con cui l’amministrazione Formica propone un Piano di riequilibrio finanziario previsto dall’art.243 bis del testo unico degli enti locali. Nel corso di una seduta straordinaria, convocata sabato pomeriggio dal presidente Gianfranco Nastasi, la maggioranza si è data 90 giorni di tempo per tentare si salvare i conti del comune con una manovra di almeno 30 milioni di euro a fronte di 44 milioni di euro di debiti fuori bilancio. Se non si riuscirà a raggiungere questo obiettivo tramite tagli alle spese, transazioni con i creditori e vendita di beni, si deciderà di decretare il dissesto dell’ente che, a quanto pare, sarà la strada più probabile. Tutto sarà più chiaro nel giro di un mese.

A non nascondere un malessere per il ritardo con cui la giunta del sindaco Giovanni Formica ha portato i conti in rosso in aula consiliare due consiglieri della coalizione che lo hanno sostenuto: Antonio Foti e Fabrizio Spinelli.

A non lesinare critiche, naturalmente, la minoranza, ed in particolare, il consigliere Pippo Midili, ex assessore alle Finanze.

Nel corso della stessa seduta è stato approvato il piano Tari per il 2016 (Rifiuti) che ricalca in linea di massima quello dell’anno scorso, assestandosi sui 7 milioni di euro (c’è un risparmio di poco meno di 100 mila euro).

I NUOVO PSI. Sull’argomento è stata diramata una nota del Nuovo Psi, a firma del commissario Peppe Marano.
«Nonostante siano stati tagliati alcuni servizi come la raccolta domenicale le Imposte restano ancora altissime per cittadini – scrive Marano – ed attività economiche anche per quest’anno e se entro il 31 dicembre non partirà la raccolta differenziata è chiaro che il costo delle bollette, a fine anno, sarà aumentato per coprire il costo totale del servizio mancante. In campagna elettorale il nuovo sindaco aveva preannunciato che i cassonetti della raccolta sarebbero scomparsi dalle strade e che sin da subito si sarebbe effettuata la Differenziata ma sappiamo benissimo che così le cose sino ad oggi non sono andate».
Poi una frecciatina all’ex sostenitore di Marano, l’esperto gratuito Davide Canevari.  «Lo stesso capo dell’amministrazione mesi addietro ha nominato un esperto sul tema dei rifiuti a titolo gratuito per poter redigere un piano così come previsto dalle direttive Europee e portare anche Milazzo al 65% per cento della raccolta differenziata, percentuale che in Sicilia doveva essere raggiunta entro il 2015 ma invece siamo al di sotto del 12», puntualizza Marano..

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enzo
enzo
7 anni fa

scommettiamo che ……….. saremo ancora tartassati ????
acqua, spazzatura, multe dei vigili a lavare ????
loro fanno debiti e noi dobbiamo pagare ????

nicola
nicola
7 anni fa

da questa amministrazione non abbiamo avuto alcun beneficio,solo tasse e problemi che non si vogliono o non si sanno risolvere.
ma se non sono capaci di governare per il bene della città di Milazzo,per quale motivo hanno voluto per forza vincere le ultime elezioni?
ai posteri l’ardua sentenza….ed io..anzi noi tutti paghiamo…..
meditate milazzesi….meditate….se volete.

Horus
Horus
7 anni fa

Cumannari è megghiu ca futtiri…ma si non sai cumannari…resti futtutu!

nico
nico
7 anni fa

e state freschi che con la differenziata le bollette caleranno…….raccontate queste barzellette a tutti quei falsi ambientalisti che pensano che con la differenziata salvano il mondo……intanto i cittadini avranno piu seccature( pensa gli anziani )e nessun beneficio bollette che saranno sempre piu alte………cari signori riflettete siamo in italia e ditemi se esiste un servizio che e a favore dei cittadini… ….ma fatemi il piacere…

Piero
Piero
7 anni fa

Un piano di riequilibrio è facile da fare, si spalmano i debiti negli anni con la previsione delle prossime entrate… ma (e c’è sempre un ma) vi siete dimenticati di dire che se salta anche una sola delle future entrate c’è il dissesto automatico.
Quindi perché per una volta non fate la cosa logica e andate contro il pragmatismo elettorale dichiarando subito il dissesto?