Nelle ore scorse Milazzo, grazie al Castello, è entrato a far parte nel Club dei Borghi più belli d’Italia, ma proprio il maniero è al centro di una polemica sul degrado che regna proprio all’interno del maniero. Gli assessori Salvo Presti e Piera Trimboli hanno replicato al consigliere Simone Magistri e ai componenti dell’opposizione che dopo la bocciatura della mozione sul Castello ha accusato l’Amministrazione e la maggioranza consiliare di non volere interventi di bonifica al Castello. Secondo Magistri l’amministrazione avrebbe a disposizione  120 mila euro «di cui ne’ il sindaco, né tantomeno gli assessori al ramo inspiegabilmente assenti alla seduta hanno saputo dare contezza», ha scritto Magistri.
«A margine di alcune imprecise e opinabili osservazioni mosse dai banchi della minoranza riguardanti manifestazioni svoltesi al Castello la scorsa estate (promosse da chi al tempo rivestiva il ruolo di Amministratore – e oggi dimentico – peraltro mantenute in agenda per senso di rispetto di impegni pregressi pattuiti tra privati promotori e l’Ente Comune) – evidenziano i due assessori – vogliamo ribadire che l’approvazione del Bilancio previsionale 2014 è avvenuta soltanto lo scorso 5 Aprile 2016, rappresentando per tutto il civico consesso un punto di snodo utile alla ripresa dei meccanismi di programmazione finanziaria, per quanto la normativa vigente, sia nazionale che comunale, consentirà. Pertanto, quale senso scellerato della politica e del rispetto per i Beni Culturali spingerebbe qualcuno di noi a non intervenire, nell’esercizio delle proprie funzioni, per migliorare le condizioni, sotto ogni punto di vista, del Bene a cui tutti noi milazzesi siamo legati? Dal nostro insediamento, l’Amministrazione comunale non ha mai avuto alcun fine subdolo o poco chiaro: il Castello è chiaramente una priorità e ancor più una nostra priorità secondo gli ambiti di delega affidatici».

Magistri, nella nota, parla di immobilismo. «Continua dunque, con la complicità della maggioranza consiliare, l’immobilismo dell’attuale amministrazione in ordine al più importante complesso storico/monumentale milazzese, relegato in uno stato di degrado che impedisce ormai da mesi a cittadini e turisti una piena e sicura fruizione, con danni incalcolabili per l’immagine turistica della nostra città».

«Non abbiano nessuna paura o timore di confronto o di scarsa importanza sull’argomento “mozione Castello” – concludono Presti e Trimboli -, ma solo la consapevolezza che quella mozione risultava ormai superata dalla delibera consiliare del 5 Aprile. La chiarezza di lettura dei bilanci, delle voci di entrata e di spesa, anche già sostenuti, e dei meccanismi varati in precedenza per l’adozione di misure specifiche, rende oggi e dovrà rendere, ancor più, tutta la cittadinanza informata e consapevole».