Il comune di Milazzo ha decurtato lo stipendio a due dipendenti che entro il 31 dicembre 2015 non hanno recuperato le ore di lavoro pomeridiano non svolto. E la Cgil insorge contro il dispositivo n.45896 a firma del segretario comunale Maria Evelina Riva.  «L’Amministrazione del Comune di Milazzo chiede pazienza ai dipendenti, per poi “pugnalarli” nel momento in cui ci sono interessi superiori da soddisfare – si legge in una nota del segretario generale Cgil Clara Crocè e del responsabile enti territoriali Nino Cammaroto.  «La disposizione – spiegano i rappresentanti sindacali – si caratterizza per inflessibilità, in quanto non tiene in alcun conto le eventuali cause di forza maggiore che avrebbero potuto impedire il recupero (malattia lunga, gravidanza, infortunio, etc.) che, non previste dal regolamento e non disciplinate dal Contratto nazionale, potrebbero lasciare uno spazio di manovra al dirigente. Lo stesso regolamento, per tale tipologia di recupero del debito orario non prevede espressamente la conseguenza, lasciando alle determinazioni del dirigente la possibilità di stabilirla».

Alla luce di quanto avvenuto, il sindacato specifica inoltre che “se l’amministrazione intende assumere tale atteggiamento, è bene che cominci ad applicare norme e regole: dare ai dipendenti il salario accessorio loro spettante, per il quale si è accumulato un arretrato di 6 anni e rispetto al quale la Segretaria Generale nell’incontro del 15 settembre 2015 si era impegnata di definirne almeno due entro il 31 dicembre 2015; a dare ai dipendenti il Contratto Decentrato ad inizio anno; ad erogare con tempestività i buoni pasto, che i dipendenti non vedono sin dal mese di marzo 2015; a pagare lo straordinario elettorale e i correlati buoni pasto, le cui prestazioni sono state effettuate un anno fa; a non imporre ai dipendenti, con disposizioni in violazione di contratto, di effettuare lavoro straordinario in eccedenza al normale orario di lavoro obbligandoli al compensativo e a non chiedere l’effettuazione di turni di reperibilità in assenza del Contratto Decentrato”.

 

 

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domenico giorgianni
domenico giorgianni
8 anni fa

facendo le dovute eccezioni (i pochi che realmente lavorano) la pubblica amministrazione è uno dei principali cancri della nazione

peppe
peppe
8 anni fa

Succede in qualunque azienda privata, se non si recupera, tolgono soldi. E’ ora che questi qua inizino a pensare nello stesso modo

Paolo
Paolo
8 anni fa

“eventuali cause di forza maggiore che avrebbero potuto impedire il recupero (malattia lunga, gravidanza, infortunio, etc.)” è questo il caso? I dipendenti hanno avuto problemi simili che possono provare? Mi sembra la solita tiritera di un ente pubblico che non solleva polveroni perché in difetto ed un corpo lavoratori che, per molti, è in difetto anche esso. In una azienda privata avrebbero corso senza respirare…….ma si sa il pubblico…..

Cittadino
Cittadino
8 anni fa

Se fossero dipendenti di un’azienda privata, non ci sarebbe stata alcuna polemica ed avrebbero lavorato senza se e senza ma. Perché nel pubblico impiego devono ancora perdurare i privilegi?
LAVORARE QUANTO SI DEVE SENZA FURBIZIE!

disoccupato
disoccupato
8 anni fa
Reply to  Cittadino

Sono d’accordo cittadino , volendo nemmeno lavorano nelle ore che devono lavorare per cui il taglio va bene , cosi se li prendono i consiglieri come aumento ohhhh caz……..ta .