Dai campetti polverosi di San Papino alla Laguna di Venezia. Francesco Cernuto, difensore 23enne, da milazzese è diventato il simbolo del calcio veneziano. La nuova proprietà del club lagunare, nonostante il fallimento della società in estate, ha scelto di ripartire dal giocatore mamertino: il classe ’92, in questo modo, è diventato una bandiera del Venezia: alla terza stagione consecutiva, è il giocatore con più anzianità di servizio tra i veneti.

Una bella soddisfazione per Cernuto, che ha iniziato a giocare a calcio con le selezioni locali di San Papino e Folgore prima di trasferirsi, nel 2002 , tra le fila della Reggina. Da quel momento in poi il difensore mamertino giocherà sempre dall’altro lato dello Stretto. Nel 2010 il salto di qualità e l’allontanamento definitivo dal Sud: Cernuto è chiamato dal Treviso. Con il club veneto, sempre da titolare, appena ventenne vince due campionati, arrivando fino alla 1^ Divisione, un gradino sotto la Serie B. Nel 2013 un nuovo trasferimento, stavolta nella città dei dogi: a volerlo è il Venezia. Il resto è storia recente: dopo due salvezze tra i Pro, Cernuto è ripartito dalla Serie D, con 17 presenze su 20 gare (compresa la sfida giocata con sponsor Emergency in ricordo di Valeria Solesin, la studentessa uccisa negli attentati in Francia), ed è tra gli uomini più utilizzati in questa stagione. Dopo i problemi estivi, con il fallimento e il cambio societario, in Laguna sono tornati entusiasmo e ambizione: proprietario del club, infatti, è il miliardario americano Joe Tacopina, ex patron di Roma e Bologna, che non ha mai fatto mistero di voler riportare la squadra in Serie A. Magari con Cernuto sempre presente…

Sebastian Donzella