La Ram di Milazzo

La Ram di Milazzo

Guai a chiamare “risarcimento” i 250 mila euro concessi ai pescatori di Vaccarella che nel 2011 – dopo una violenta alluvione – si sono ritrovati il mare pieno di idrocarburi e le reti inutilizzabili: si tratta di semplice  disinteressata “solidarietà”. A definire così la concessione economica ai pescatori del borgo marinaro è la Raffineria di Milazzo, ufficialmente uno degli impianti più importanti d’Europa, ultimamente a suo agio nelle vesti di buon samaritano. Solidarietà che, a questo, potrebbe allargare altre maglie, in particolare a coloro che, in un modo o nell’altro, subiscono danni diretti  o indiretti dalla presenza dell’industria. «Una grande società industriale, la più importante del territorio può e forse deve compiere atti di solidarietà verso chi si è’ trovato o si trova in difficoltà – spiega convinta una nota diffusa alla stampa dall’Ufficio relazioni esterne –  le transazioni con i pescatori o il supporto attivo alla popolazione di Bastione ed ai volontari nel caso del recente alluvione sono solo alcuni tra gli innumerevoli esempi di atti di solidarietà che la raffineria ha fatto e continuerà a fare . D’altronde gli stessi pescatori danno atto del gesto di liberalità compiuto da Ram».

Infatti, nell’atto di transazione firmato tra i legali della Ram e l’avvocato Maria Rosaria Cusumano, nominata dall’associazione di pescatori “Nino Salmeri”, la società non si sarebbe accollata nessun tipo di responsabilità sull’evento (all’epoca il golfo di Milazzo diventò una immensa macchia nera di detriti misti a idrocarburi, presumibilmente a causa di sversamenti da qualche impianto industriale) ma così – di fatto – è stato bloccato un esposto-denuncia che se avesse dato vita ad un processo avrebbe potuto portare ad esborsi notevolmente superiori.

Peppe Marano

Peppe Marano

A non credere alla “favoletta” della solidarietà è il “solito” Peppe Marano, il politico ambientalista che è stato denunciato dall’azienda petrolifera per le sue battaglie contro l’attività della Ram ritenuta fortemente inquinante. «Il procedimento penale riferito ai fatti del 2011 non si può chiudere perchè non sono solo i pescatori di Vaccarella i soggetti leggittimati a farlo o a chiederlo ma una intera comunità – sostiene il leader del movimento Sicilia Verde – e questo tipo di reati presumo scattino d’ufficio perchè i soggetti coinvolti sono molti. In ogni caso considerato che il sottoscritto e numerosi cittadini di Milazzo e della Valle del Mela siamo i denuncianti di presunti fatti di illecito ambientale inseriti in una max inchiesta, così come evidenziato dalle ricevute in nostro possesso rilasciateci dalla procura di Barcellona, restiamo in attesa dell’ evolversi della situazione e aspettiamo notizie in tal senso». Poi entra nel dettaglio. «A nostro giudizio la Raffineria Eni di Milazzo di fatto ammette le sue responsabilità sul disastroso evento del 2011 con relativi sversamenti di idrocarburi in mare – sostiene Marano –  Noi ci chiediamo leggittimamente: i continui danni alla popolazione che subisce un inquinamento pressante da emissioni di gas chi li paga? I cittadini che hanno le abitazioni adiacenti agli impianti e ai serbatoi chi li paga? I danni per l inquinamento delle falde e dei suoli chi li paga? Questo precedente sta a significare che noi avevamo Ragione, chi inquina deve pagare e non sarò io a farlo per allarme sociale», conclude Marano.

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Gert dP
Gert dP
8 anni fa

quel petrolio, sinceramente, lo farei ingoiare a tutti quelli che la sostengono ancora, a quei vili che dopo l’incidente avevano il logo della RAM come avatar di Facebook.

Lino
Lino
8 anni fa

La spiaggia di Vaccarella, possono mettere tutta la sabbia che vogliono, è condannata: e lo hanno fatto quei geni che hanno piazzato quegli scogli enormi davanti alla passeggiata e quell’inutile pontile a Croce di mare, tanto per mangiarsi soldi: gli interventi si fanno dopo che si studiano le correnti marine presso la costa.. la spiaggia di Vaccarella si è trasferita vicino alla caletta in Marina Garibaldi…

ENZO
ENZO
8 anni fa

E CHI RISARCISCE TUTTE LE VITTIME DI TUMORI DOVUTI AL CIBO CONTAMINATO E ALL’ARIA INQUINATA ????

gino
gino
8 anni fa
Reply to  ENZO

Il signore ci ricompensarà in paradiso 🙁

Zarathustra
Zarathustra
8 anni fa

Questioni di punti di vista…i 250.000,00 euro li avrei utilizzati per il ripascimento dell’arenile di vaccarella non certo per l’elemosina ai pescatori.

Lino
Lino
8 anni fa

E no, devo proprio dire la mia! Io ai pescatori con le reti unte di petrolio non avrei dato nulla. Chi lo dice che non siano le petroliere a lavare le cisterne nel golfo di Milazzo? Potrebbe pure essere stata la centrale di San Filippo, o i contadini che usano le miscele per i trattori? Non c’è mica scritto RAM su quel petrolio… Incazzatevi, sì… l’avete voleta la raffineria? Tenetevi questo e beccatevi l’umiliazione delle elemosine: quelli 250000 euro li guadagnano in mezza giornata…

paolo
paolo
8 anni fa
Reply to  Lino

potrei anche essere stato io che ho tirato lo sciacquone del mio cexxo

Adamo
Adamo
8 anni fa
Reply to  Lino

Lino..in meno, molto meno…alla facciazza tua!