L’Associazione ZWSicilia- sezione di Milazzo contesta la gestione dei rifiuti nel comune di Milazzo. Il sodalizio ha consegnato al protocollo generale del Comune di Milazzo le sue Osservazioni al Piano Aro, in cui riferisce accorgimenti «che vanno ben oltre le esperienze dei singoli soci del gruppo milazzese, e si rifanno alla ponderosa esperienza sul campo dell’associazione a livello europeo: come si raccoglie, come si riutilizza, come si risparmia, come si guadagna. entra nel dettaglio del Piano Aro di Milazzo ancora fermo negli uffici regionali». In una nota a firma di Elena Caragliano viene spiegata la posizione dell’associazione. «Si addensano sul Comune di Milazzo le questioni irrisolte di grave e talvolta gravissima entità ereditate dalle precedenti Amministrazioni – si legge in una nota –  delle quali quella della Gestione dei rifiuti sembra essere tra le più impegnative, a partire dal passaggio dalle vecchie modalità del conferimento in discarica, alla organizzazione e realizzazione del nuovo Piano ARO, di Raccolta Ottimale, che prevede la razionalizzazione/riciclo/riuso dei rifiuti conferiti nel futuro CCR, Centro di Raccolta comunale, e ottenuti dalla Raccolta Differenziata porta a porta». L’Associazione ZWSicilia- sezione di Milazzo, propone  la vendita e il riutilizzo delle materie prime riciclabili, la realizzazione di un ricco compost/fertilizzante da usare nelle campagne e proveniente dalle cucine, il conseguente taglio dell’umido (circa il 35% del totale dei rifiuti attualmente raccolti) tramite compostaggio domestico. «Non sappiamo bene per quali motivi il piano rimane fermo negli uffici della regione – scrive Caragliano –  così si aggiunge ritardo su ritardo allo start up di una metodologia che viene espressamente richiesta dalla Comunità europea e vede Milazzo fanalino di coda nell’isola con il solo 5% di Differenziata. Come raggiungere il 65% entro dicembre ed evitare gli onerosi costi aggiuntivi delle multe europee? Queste sì che saranno cifre, che certamente potevano essere evitate se l’elaborazione e presentazione del Piano fossero state più tempestive». L’Associazione ha inoltre chiesto l’indizione di un Consiglio comunale straordinario Aperto alla Cittadinanza, per relazionare, attraverso un Suo socio esperto, sulle modalità e soluzioni proposte: che sia di confronto e dibattito sul tema ed aiuti a trovare una soluzione condivisa, chiudendo definitivamente con il passato, per una Città più pulita, più moderna, più consapevole.