A due giorni della festa liturgica di San Filippo di Agira, lo scorso 10 maggio cinquanta pellegrini filippesi sono partiti alla volta della cittadina ennese per riscoprire le radici culturali e religiose del proprio paese. San Filippo del Mela, infatti, porta il nome del santo al quale, nell’undicesimo secolo, fu dedicata un’antica abbazia eretta da Ruggero d’Altavilla e andata distrutta sei secoli dopo a causa di un terremoto (sulle sue rovine venne eretto l’attuale Duomo). Il pellegrinaggio, organizzato dalla Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di San Filippo del Mela ha voluto ravvivare la memoria storica del culto all’antico patrono della cittadina visitando la città del santo, appunto Agira, e i luoghi di culto dove sono conservate le sue reliquie. Il gruppo di pellegrini è stato accolto da Danilo Lazzaro, membro dell’associazione maschile di San Filippo di Agira e dal Priore Parroco Don Giuseppe La Giusa. «È nostro desiderio recuperare la devozione al santo anticamente molto sentita. Entrando nella nostra chiesa madre, infatti, a destra, nella prima nicchia, vi è custodita un antichissima statua lignea proprio di san Filippo di Agira. È la prima volta nella storia che da San Filippo del Mela parte un pellegrinaggio organizzato per venerare le reliquie del santo e intendiamo ripetere nuovamente questa eccezionale esperienza spirituale e formativa» ha dichiarato Aurelio Di Bella, maestro di formazione della fraternità francescana filippese.