Vigili di Milazzo indignati: «Non siamo assenteisti. E’ solo fango » 19 Marzo 2015 Cronaca 23 Commenti E’ bufera all’interno del comando di polizia municipale dopo l’avvio dei provvedimenti disciplinari nei confronti di tutti i vigili urbani a firma del segretario generale Enzo Princiotta. Lunedì pomeriggio, alle 15, è prevista una infuocata assemblea sindacale al comando di via San Paolino. Rabbia e indignazione hanno avuto il sopravvento tra i vigili per le accuse che ritengono “inesistenti” e “privi di ogni fondamento” ma che nell’opinione pubblica hanno avuto presa e acuito gli attacchi a cui sono giornalmente sottoposti per le vie della città. Molti di loro si sono rivolti ad un legale per farsi difendere di fronte alla commissione composta dallo stesso Princiotta, dai dirigenti Natalia Famà e Lucia Messina e dal funzionario Santina Mondello. Non escludono di presentare un esposto in procura a tutela della propria immagine e decoro. «E’ solo fango», dicono all’unisono. Secondo quanto sostengono i vigili non vi sarebbe alcun tipo di assenteismo: si tratta per lo più del regolare giorno di riposo settimanale, congedi ordinari, ore di permesso, tutti regolarmente comunicati agli uffici competenti del comando. «Situazione – spiega l’ispettore Placido Currò, facendosi portavoce dei colleghi – facilmente verificabile reperendo la documentazione negli uffici del corpo di polizia al quale noi facciamo capo. Oggi, invece, siamo soggetti ad accuse gratuite che ancora di più portano la cittadinanza a vederci come “nemici” solo perché facciamo rispettare l’ordine nelle strade cittadine. A questo gioco al massacro non ci sto: sono solo calunnie. Bastava solo leggere le carte in possesso degli uffici». In base alla pianta organica dovrebbero essere 65 i vigili in servizio. La carenza di organico, però è pesante. «Dovremmo essere 65 ma di ruolo siamo 21 con età media di 58 anni – sottolinea Currò – Altri 14 vigili sono lavoratori a contratto (per lo più ex Aias) con un orario di sole 18 o 24 ore. Il 90% del loro costo è a carico del bilancio regionale, in alcuni periodi, quando fondi comunali lo consentono, ottengono integrazioni a 35 ore». Currò espone il suo caso. «Mi contestano per iscritto assenza ingiustificata di 5 giorni. Ma bastava verificare gli atti al comando per capire che si trattava della somma del giorno di riposo settimanale che ci spetta di diritto e che decide in base ai turni il dirigente. Il quinto giorno ero di servizio al campo sportivo come da ordine di servizio in mio possesso. La stessa cosa vale per tutti gli altri colleghi. Questo mio sfogo non è contro l’amministrazione comunale , ma chi ha partorito questi provvedimenti ci ha messo alla gogna senza motivo». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.965 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT