Esistono passioni che durano negli anni e si trasformano nel corso delle stagioni, chi più di Giuseppe Amendolia può raccontare la storia e l’importanza della palla a spicchi della città tra i due golfi. Ieri ragazzino del minibasket di Nello Principato, oggi con la sua azienda title sponsor della società cestistica Milazzese.

Giuseppe Amendolia

Amendolia Assicurazioni e Basket Milazzo un matrimonio che compie due anni. Quando ha deciso di sposare il progetto e perché?

Diciamo che le radici di questo rapporto vanno molto in profondità. Già nel 1981 l’Amendolia Assicurazioni era partner dell’allora S.S. Pallacanestro Milazzo, che ai tempi militava nel campionato di Promozione e della quale era presidente proprio mio padre. Da allora sono passati molti anni, ma siamo sempre rimasti legati a questo sport. All’inizio degli anni ’90 sia io sia mio fratello, allora bambini, abbiamo fatto parte della prima esperienza di Minibasket locale con Nello Principato, esperienza poi diventata negli anni una vera e propria tradizione che Nello porta avanti con grande amore e dedizione. E possiamo dire che è sempre “colpa” di Nello Principato se all’inizio della scorsa stagione abbiamo deciso di abbracciare questo progetto che ha portato oggi la società a militare nel campionato di DNC.

Lo sport come canale di comunicazione e pubblicità per le aziende. Qual è l’opinione dell’imprenditore Giuseppe Amendolia e quale il ritorno in termini di visibilità?

Penso che sostenere lo sport e, più in generale, ciò che di sano un territorio è in grado di produrre sia una responsabilità sociale di ogni imprenditore che grazie a quel territorio ha potuto costruire e consolidare la propria attività. Sicuramente lo sport è un forte canale di comunicazione, soprattutto se si tratta di sport pulito, che permette alle persone di divertirsi e agli spettatori di godere serenamente lo spettacolo della partita in compagnia della propria famiglia e dei propri amici. Certo, più si sale di livello più le società hanno bisogno di forze economiche per andare avanti, le spese (soprattutto quelle federali) sono a mio avviso spropositate. Ma credo fermamente che sponsorizzare una società sportiva a questi livelli offra ottimi ritorni dal punto di vista della visibilità, anche grazie al grande lavoro che quest’anno è stato realizzato sotto il profilo del marketing sportivo.

Quanto contano oggi in termini di importanza la pianificazione, la progettualità e l’introduzione di figure professionali per una società sportiva che vuole attrarre nuovi investimenti?

Credo che tutto questo sia fondamentale. Avere un partner che si occupa della gestione di questi progetti è un elemento dal quale una società come Milazzo non potrebbe prescindere. Nel nostro caso, la Passepartout Comunicazione & Marketing dall’inizio di questa stagione cura l’immagine pubblica della società e svolge un lavoro enorme, occupandosi di tutti i supporti di comunicazione dei quali abbiamo bisogno. Questo permette il giusto ritorno in termini di visibilità a tutti gli operatori economici che hanno scelto di sostenere il progetto della squadra e aumenta le possibilità che altri decidano di diventare partner.

A parer suo quali sono i punti di forza della società milazzese e in cosa si dovrebbe e si potrebbe migliorare, fuori e dentro il campo?

Il punto di forza di questa società è sempre stato il gruppo: ragazzi che giocano insieme da tempo, quasi tutti di Milazzo, e che si vogliono bene. Questo fondamentale elemento, salendo di categoria rischia di venire meno perché c’è bisogno anche di nuovi innesti. Quest’anno ne abbiamo fatto un paio importanti, uno su tutti quello del nostro playmaker, John Rath, che si è rivelato un acquisto fondamentale sotto tutti i punti di vista. Salire di categoria impone anche ai ragazzi un atteggiamento più maturo e consapevole delle loro responsabilità nei confronti di una pluralità di soggetti (società, allenatore, tifosi, avversari e arbitri). Sicuramente quest’anno il campionato è più duro degli anni scorsi, e i ragazzi devono imparare a gestire e superare le sconfitte subite sul campo, tirando fuori la grinta necessaria al momento giusto, senza farsi mettere in soggezione dagli avversari, anche quando questi sono, o appaiono, molto più forti di noi. Il consiglio che posso dare ai ragazzi è quello di rimanere sereni e seguire le impostazioni tecniche e i consigli di coach Fiasconaro. Anche se il girone di andata ci ha riservato qualche delusione in più del previsto, io ho molta fiducia in lui e nelle sue competenze.

In qualità di cittadino milazzese e di amante della palla a spicchi, come pensa che Amministrazione e imprenditori possano convergere maggiormente sul progetto per raggiungere insieme grandi traguardi?

Credo che possano fare entrambi molto. Da parte dell’Amministrazione ci aspettiamo innanzi tutto l’apertura del palazzetto dello sport, vicenda che ormai sembra diventata infinita. L’assessore Midili ci ha più volte ribadito di essere impegnato in prima persona su questo fronte, purtroppo però le notizie ricevute finora non sono incoraggianti. Questa estate, durante la presentazione della squadra, proprio l’assessore aveva dichiarato che entro 140 giorni avremmo avuto il palazzetto a disposizione. Credo che ormai quel termine sia ampiamente stato superato, ma ancora non si sa neanche chi si sia aggiudicato la gara d’appalto per effettuare i lavori di completamento. Questo mi sembra piuttosto preoccupante. Per quanto riguarda invece gli imprenditori milazzesi, mi piacerebbe che riuscissero a comprendere quanto potrebbe essere importante per noi avere da parte loro anche solo una piccola mano di aiuto. Qualcuno si è avvicinato, ma ancora molto timidamente, forse anche perché siamo costretti a disputare le nostre gare fuori Milazzo. Ci auguriamo che, una volta che il palazzetto avrà riaperto i battenti (sperando che ciò non rimanga solo una chimera) saranno in molti a raccogliere il nostro invito.

Quanto questo sport èimportante dal punto di vista sociale ed economico?

Quanto lo sport possa essere importante sotto l’aspetto sociale credo sia ben visibile agli occhi di tutti. La pratica di qualsiasi sport, in particolare se sport di squadra, aiuta fin da bambini a confrontarsi con altre persone e a imparare il rispetto per gli altri e per le regole. Noi vogliamo trasmettere innanzitutto questo, sia attraverso il settore giovanile, a partire dal minibasket, sia con la prima squadra. Per quanto riguarda l’aspetto economico, non è facile parlarne in poche battute, ma sono convinto che lo sport possa essere un valido veicolo per contribuire a far girare l’economia di una città, ma perché ciò possa essere messo a frutto c’è bisogno dell’impegno di molti attori, in primis operatori economici e istituzioni.