Inizia davanti a un centinaio di spettatori (ed un cane accucciato in prima fila accanto alla padrona) il percorso elettorale dell’amministrazione Pino. Dall’inedita location del Teatro Trifiletti (“questo non è un comizio” le prime parole del primo cittadino), il Sindaco di Milazzo ha analizzato la situazione economica del comune mamertino, in grande sintonia (al punto di avere la stessa giacca) con l’assessore al Bilancio Pippo Midili. “Mi accusano di stare poco in mezzo alla gente. Ma avete mai visto qualcuno che la mattina va a lavorare e sta in giro? Per il buon andamento della pubblica amministrazione serve la presenza nel palazzo – esordisce Pino – Potevamo metter la polvere sotto il tappeto e continuare a campare. Siamo fieri del coraggio dimostrato nel momento in cui abbiamo iniziato il cammino che ci ha portato a essere un comune virtuoso”. Nel prossimo appuntamento verrà trattata la questione dell’ambiente e riveleremo importanti notizie sul settore dei rifiuti. Una materia accentrata nelle mani della regione: quindi non è colpa delle amministrazioni locali se i cittadini pagano le tasse e poi si trovano la spazzatura per strada. Avevamo già trovato un accordo per portare i rifiuti via nave, a basso prezzo, in Calabria. Ci hanno risposto che i rifiuti sono prodotti in Sicilia e non possono uscire dalla nostra regione”. Midili, aiutato da alcune slides, entra nei dettagli: “La situazione debitoria è di circa 60 milioni: qualcuno ha amministrato male le entrate di questa città. A proposito di bugie girava voce che col dissesto sarebbero andati a casa i precari. Avevo promesso che nel caso di un solo licenziamento mi sarei dimesso. Se sono ancora qui vuol dire che qualcuno mentiva”.

L’incontro al Trifiletti

L’assessore spiega perché è stata scelta la strada del dissesto e non quello del “salva comuni”. “Solo sul debito accumulato ci saremmo trovati 74 milioni di debiti al posto dei 60, a causa di tassi di interesse maggiori del 10%. Dallo Stato avremmo ricevuto, con la Salvacomuni, 7 milioni di euro, meno di un decimo del totale. Senza contare che solo un comune nel Lazio ha ottenuto al momento questi soldi. A Messina il Ministero degli Interni ha chiesto la restituzione di 14 milioni di anticipo. Ho letto tantissime bugie sui social network e ho avuto grande pazienza nel non rispondere. Possono accusarci di tutto ma non di aver fatto nuovi debiti né di aver chiuso bilanci in negativo. Nessuna società che ha lavorato negli ultimi 3 anni con noi può vantare crediti. Vi diamo una notizia che ha sconvolto il ministero: fino al 15 novembre 2014 abbiam pagato tutto, ben oltre la normativa che richiede 60 giorni. Se questo significa amministrare male, io amministro male”. Milazzo, secondo i due poltici, può essere paragonata a Capo d’orlando. “Milazzo tartassata dal dissesto? Confrontando le nostre tasse sono simili a quelle di un comune virtuoso come Capo D’Orlando. E molto migliori di Messina e Barcellona”. Midili lancia frecciatine ai suoi predecessori. “Nel 2008 e nel 2009 Milazzo ha speso per il divertimento 1 milione di euro. Non so quanto vi siate divertiti voi ma io accumulato debito anche mentre dormivo”. Questa amministrazione è antipatica? “Di sicuro – continua Midili – siamo antipatici a 2600 milazzesi: persone che non pagavano e che in gran parte dei casi non erano indigenti. Negli ultimi tre anni guardando le bollette della spazzatura o hanno aperto 800 negozi o qualcuno non pagava. E quando qualcuno negli uffici stava per mandare avvisi di accertamento si trovava a star fermo”. Si è parlato anche della Piana, zona poco attenzionata da questa amministrazione. “La Piana ci bastonerà? Per tanti anni non ha visto nulla e non ha visto nulla neanche con noi, non perché non volevamo spender soldi per i residenti di questa vasta area, ma perché non potevamo, visto che alcuni degli ultimi bilanci non sono ancora approvati”. Nel prossimo appuntamento con i cittadini, che si terrà nella Piana, verrà trattata la questione dell’ambiente.

SEBASTIAN DONZELLA