Una pista ciclabile che parta dalla riqualificazione della vecchia stazione e cambi il volto di Milazzo. A supportare il progetto che coinvolge già numerosi sodalizi del comprensorio è l’Associazione Maestrale che ha organizzato sul tema un convegno a Palazzo d’Amico. Progetto che, però, parte con un handicap: la struttura è stata inserita tra i beni alienabili la cui vendita dovrebbe garantire il pagamento dei debiti del comune in default. Scopo del convegno, come chiarito in apertura da Simone Magistri, presidente dell’Associazione Maestrale, è stato quello di riaprire, – alla presenza dell’amministrazione comunale, di professionisti, cittadinanza e associazioni del territorio -, il dibattitto sul destino di un bene da troppi anni caduto nel dimenticatoio, fornendo alcune proposte per il recupero dell’edificio storico, nonché per la riconversione del vecchio tracciato ferroviario in una pista ciclo-pedonale, sfruttando le opportunità offerte in tal senso dai fondi europei 2014-2020 destinati alla mobilità sostenibile e dallo stesso gruppo Ferrovie dello Stato il quale ha in più occasioni di recente ribadito la propria ferma volontà di favorire e promuovere, in collaborazione con enti locali, regioni, associazioni e Ministero dell’Ambiente, un piano nazionale GreenWays.

Il convegno dell’associazione Maestrale

Il piano è finalizzato alla riconversione delle linee non più in esercizio in percorsi ciclo-pedonali ed alla trasformazione delle stazioni dismesse in officine per la manutenzione delle biciclette, stazioni per il bike sharing, oppure ancora punti vendita di prodotti tipici o piccoli musei delle tradizioni territoriali. Sono poi intervenuti i relatori, l’architetto Alfredo Misitano, funzionario della Provincia Regionale di Messina, che ha esposto lo studio di fattibilità realizzato dall’ente provinciale per la riconversione in pista ciclo-pedonale della tratta ferroviaria dismessa Milazzo/Terme Vigliatore, fornendo altresì una proposta per il recupero dell’edificio storico della stazione con tecniche e materiali innovativi; gli architetti Merenda, Giuseppe Schepis e Perroni che hanno illustrato l’esperienza Green Ways (percorsi verdi) in Europa e le possibili attuazioni in Sicilia; il professore Valerio Morabito, docente in Architettura del Paesaggio presso l’Università di Reggio Calabria il quale ha sottolineato la necessità che la società civile e dunque il mondo delle associazioni si attivi al fine di portare avanti progetti compatibili con le peculiarità del territorio. In tutti gli interventi dei relatori è stata sottolineata l’importanza dei citati interventi di recupero/riconversione anche nell’ottica di incentivare un turismo ecosostenibile in coerenza a quanto già avviene in altre realtà italiane ed europee. Nel corso del dibattito al quale ha partecipato anche il sindaco Carmelo Pino è stata altresì sottolineata l’opportunità per il Comune di sfruttare i finanziamenti regionali, circa 400 mila euro, recentemente ricevuti dalla Regione Siciliana e finalizzati ad interventi nel campo della Mobilità sostenibile, proprio per la riconversione del vecchio tracciato ferroviario in pista ciclabile. E’ stato altresì reso noto il recente inserimento della struttura della stazione nell’elenco degli immobili comunali alienabili, sottolineando tuttavia in tal senso la necessità che l’Amministrazione Comunale intervenga a tutela dello stesso e più in generale dell’intera zona di Piazza Marconi la quale versa attualmente in stato di assoluto degrado con concreti rischi per l’igiene e la sicurezza pubblica.