Venerdi a palazzo dell’Aquila incontro tra l’assessore all’Ambiente Salvatore Gitto e i vertici della Dusty per fare il punto della situazione sul servizio di igiene ambiente. A promuoverlo è stato la stessa Amministrazione, dopo alcune segnalazioni relative a disservizi mosse alla ditta appaltatrice e soprattutto alla luce di un malumore serpeggiante tra i lavoratori nei confronti della stessa Dusty, venuto fuori in un documento della Fiadel territoriale di Messina. Il sindacato, nel “dare atto degli impegni economici dell’Amministrazione comunale che sta onorando con puntualità e che rendono possibile il regolare pagamento delle retribuzioni (dal momento che a quanto pare la ditta non è in possesso delle necessarie capacità economiche !!!) e dell’opportunità e correttezza del richiamo del sindaco alla necessità di “tutelare il proprio posto di lavoro con comportamenti corretti”, evidenzia una serie di problemi.

“Ci corre l’obbligo precisare – si legge nella nota della Fiadel – che non risulta rispondente al vero che, dal momento del passaggio del servizio alla diretta gestione del Comune, siano stati garantiti i preesistenti livelli occupazionali : nell’indifferenza generale infatti ben 11 lavoratori già impegnati dalla Dusty e storici del cantiere di Milazzo erano rimasti senza lavoro e solo la vertenza della Fiadel ha consentito un sia pur parziale recupero della forza lavoro (attualmente comunque solo 10 lavoratori risultano riassunti e solo in regime di part time). Riteniamo pertanto fin troppo semplicistico attribuire tutti i disservizi riscontrabili a comportamenti, certamente ed eventualmente da contestare e sanzionare, dei singoli lavoratori tralasciando di annotare altri elementi che incidono in maniera pesante sull’efficienza del servizio stesso come la mancata prestazione del servizio sull’intero territorio; la mancata continuità del servizio di spazzamento; la carente dotazione organica di attrezzature e mezzi; lo spostamento del cantiere nel comune di Barcellona (fattispecie questa che sta provocando i problemi evidenziati in merito allo svuotamento dei cassonetti); gravi violazioni del CCNL di categoria. Tutte situazioni che il nostro sindacato ha più volte contestato alla ditta e segnalato anche all’Amministrazione comunale e che hanno provocato la decisione da parte dell’assemblea dei lavoratori convocata dalla RSU di proclamare lo stato di agitazione a metà dicembre e che, per senso di responsabilità è stato rinviato a dopo le festività natalizie”.