IL CASO. Doveva essere una domenica come tante altre per i ragazzi del “Don Peppino Cutropia”, squadra che milita nella categoria “Giovanissimi” provinciali di Messina. Eppure una serie di errori arbitrali hanno turbato in maniera determinante il derby che si stava disputando contro la Giovanile Milazzo portando il team ad abbandonare l’incontro al Campo del Ciantro.

IL TEAM DEL SACRO cUORE

“Avevamo preparato la partita con sacrificio come succede per tante altre, quel sacrificio che dovrebbe tramutarsi in una buona prestazione e, anche se fosse il contrario, ti farebbe solo pensare di aver dato il massimo. Oggi purtroppo il calcio è rovinato dall’incompetenza di chi gestisce i campionati”, ha dichiarato amareggiato il presidente della squadra Michelangelo Picciolo. Ma il suo sfogo non è rivolto contro l’arbitro, “un ragazzino mal assistito e lasciato solo”, bensì contro la Figc e l’Associazione italiana arbitri che “annualmente percepiscono migliaia di euro dalle società e non sono in grado di mettere un po’ d’ordine e lavorare in maniera più seria a livello locale”. Picciolo si è definito un educatore che crede ancora nei sani valori del calcio e che cerca di formare alla vita i suoi giovani. Per questo motivo, il gesto di domenica scorsa di uscire dal campo è stato fatto solo per dare dignità ai ragazzi, far riflettere il giovanissimo arbitro e dare un significato forte alla parola Sport. Un messaggio chiaro che dovrebbe essere accolto in prima battuta da tutte le società sportive e che si spera non venga ignorato dalla federazione”.