Istituito un tavolo tecnico per far nascere l’area marina protetta di Capo Milazzo. A pochi giorni dall’inserimento di Capo Milazzo nell’elenco ufficiale delle Aree Marine di Reperimento del Ministero dell’Ambiente, promotori e sostenitori hanno dato vita ad un tavolo tecnico che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale, la Capitaneria di Porto di Milazzo, il Comitato AMP Capo Milazzo, le Associazioni dei pescatori professionisti e sportivi, le Associazioni Ambientaliste e il deputato Tommaso Currò del Movimento 5 Stelle. Obiettivo dell’incontro, organizzato stamani a Palazzo D’amico, è stato quello di far conoscere ai soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa dei successivi passaggi istituzionali e tecnici che dovranno portare nel più breve tempo possibile al Decreto Istitutivo dell’Area Marina Protetta. I lavori sono stati coordinati da Gianfranco Scotti – Naturalista e Biologi Marino – Presidente del Comitato “AMP Capo Milazzo” che ha spiegato il percorso istituzionale seguito fino ad ora ed ha relazionato sui lavori che occorrerà predisporre per l’immediato futuro. Scotti si è soffermato sui possibili scenari di gestione della AMP sottolineando l’importanza di una comunicazione regolare ed intensa verso i soggetti interessati e che tale approccio garantisce un rapporto di fiducia indispensabile per il successo dell’area marina.

Tommaso Currò, l’esponente politico a cui si può attribuire il raggiungimento dell’importante obiettivo, nel suo intervento ha sottolineato la sinergia instaurata con l’onorevole Stefania Prestigiacomo per lo specifico emendamento inserito nella finanziaria nazionale. “Dobbiamo vedere l’ambiente come opportunità di rilancio economico e sociale per un territorio che deve ritornare ad occupare un posto di rilievo nei flussi turistici ed economici dell’area – ha sottolineato Currò”. L’intervento del sindaco Carmelo Pino ha sottolineato quanto la sinergia fra le parti sociali interessate sia stata determinante per il raggiungimento di questo straordinario risultato ed ha auspicato di continuare ad operare sulla base di una intelligente politica di concertazione che, fermi restando gli obiettivi di conservazione, conceda quanto più è possibile ad un serio modello di sviluppo sostenibile. L’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, ha detto il sindaco, deve coinvolgere differenti soggetti con percorsi culturali diversi, con competenze sull’ambiente, sulle scienze sociali ed economiche. Il Comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo, Fabrizio Coke ha condiviso il messaggio di una politica di concertazione fra le parti ed ha sottolineato l’importante ruolo che le Capitanerie di Porto hanno nella azione di tutela e controllo della fascia costiera. Importante la presenza al tavolo tecnico dei rappresentanti delle categorie dei pescatori che vedono nella istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo una possibile vie d’uscita da una crisi economica stagnante e la possibilità di un nuovo rilancio della piccola pesca artigianale. Damiano Maisano, responsabile dell’Associazione dei Pescatori, ha evidenziato la disponibilità dei pescatori a condividere questo percorso di protezione della natura che potrà essere tanto più duratura quanto più è in armonia con le aspettative di sviluppo economico locale. Un processo virtuoso di protezione e di educazione ambientale è già stato iniziato dall’Associazione Il Giglio che opera all’interno della Fondazione Lucifero, altro soggetto firmatario del Protocollo d’Intesa, e che, come sottolineato da Enzo Scafidi, vede nella istituzione della AMP Capo Milazzo un ulteriore impulso verso il rispetto dell’Ambiente e la possibilità di sviluppare nuove professionalità soprattutto fra i giovani. All’incontro hanno preso parte pure Sergio Castellaneta, presidente del Rotary di Milazzo che in passato ha dedicato un convegno all’istituzione dell’area marina protetta a Capo Milazzo e l’ex consigliere comunale Massimo Bagli.