Cerimonia di intitolazione due strade cittadine a Tindaro La Rosa e Giuseppe Currò, questa mattina. Al primo è stata  intitolata la via Tonnara (intersezione vico Antares), al secondo la via Valverde. Una terza strada, la via dei Tigli è stata intitolata alle gelsominaie di Milazzo altre protagoniste silenziose, prima dell’avvento dell’industrializzazione, dell’economia milazzese.  Vasta partecipazione di milazzesi all’evento assieme al sindaco Carmelo Pino e all’assessore al turismo, Dario Russo.

L’inaugurazione della via Tindaro La Rosa

Ad essere scoperchiata per prima la targa indicante la nuova denominazione di via Valverde a Giuseppe Currò, considerato il padre del sindacalismo milazzese, promotore dei primi due scioperi, nel 1920 e nel 1921 dei contadini contro i proprietari terrieri che non riconoscevano loro legittimi diritti.  Quindi la cerimonia per le gelsominaie che – come ha ricordato il responsabile dell’ufficio statistica, Santino Smedili, percepivano 25 lire per ogni chilo di fiori raccolti, sottolineando che per fare un Kg. di gelsomini occorrevano oltre 6000 fiori.  Terzo momento, l’intitolazione a Tindaro La Rosa, sindacalista e massimo esponente delle lotte contadine ed operaie, sempre eletto nel Pci, consigliere, assessore e vicesindaco della città di Milazzo, distinguendosi per una correttezza che gli valse la stima e gli apprezzamenti incondizionati di tutte le forze politiche, anche di altri schieramenti.  “Abbiamo ritenuto opportuno promuovere questo momento – ha detto il sindaco Carmelo Pino – per ricordare personaggi che sono rimasti nel ricordo della gente per il loro costante impegno a favore dei più deboli, dando anche un non indifferente contributo alle istituzioni e alla città. Persone che hanno fatto della correttezza e della coerenza la loro scelta di vita e che per questo sono rimasti nel cuore e nell’affetto dei milazzesi. Questo tributo dunque è stato un atto sicuramente doveroso”. Considerazioni condivise dall’assessore al Turismo, Dario Russo. “Anche oggi questa Amministrazione ha dimostrato l’attenzione verso un passato che è ancora vivo, forse oggi più di ieri, perché simbolo dell’impegno civile, dell’unione, dei veri sentimenti, di quei valori che devono rinascere se vogliamo superare i momenti di difficoltà che caratterizzano la nostra società”.