Si terrà domani – 22 novembre – la cerimonia di intitolazione di due strade cittadine a Tindaro La Rosa e Giuseppe Currò. Al primo sarà intitolata la via Tonnara (intersezione vico Antares), al secondo la via Valverde. Una terza strada, la via dei Tigli, sarà invece intitolata alle gelsominaie di Milazzo che furono protagoniste, prima dell’avvento dell’industrializzazione, dell’economia milazzese. La giornata del 22, oltre alla intitolazione delle strade – che avverrà a partire dalle 10 alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose – si caratterizzerà anche per la presentazione, alle 18 nell’aula consiliare del libro di Tindaro La Rosa “Racconti di un comunista di periferia” (Lombardo edizioni), curato dai figli Santì e Rosa Elisa,, con la prefazione di Simona Mafai. Interverranno il sindaco Carmelo Pino, l’assessore al turismo Dario Russo, il figlio di La Rosa, Santì e il comm. Mimmo Di Meo, già segretario della Dc cittadina.

Stefano Cartesio e Tindaro La Rosa

“Abbiamo ritenuto opportuno promuovere questo momento – ha detto il sindaco Carmelo Pino – per ricordare un politico di primo piano dell’immediato dopoguerra. Tindaro La Rosa, sindacalista e massimo esponente delle lotte contadine ed operaie, sempre eletto nel Pci, fu consigliere, assessore e vicesindaco di questa città distinguendosi per una correttezza che gli valse la stima e gli apprezzamenti incondizionati di tutte le forze politiche, anche di altri schieramenti”. “L’azione di La Rosa – ha aggiunto Dario Russo – è stata la continuazione ideale di quella cominciata da un altro politico e sindacalista milazzese, Giuseppe Currò, fondatore della locale Camera del Lavoro, rappresentante in seno al consiglio comunale fin dagli anni successivi al dopoguerra delle istanze dei contadini e dei lavoratori. Due personaggi che meritano di essere ricordati, al pari di tutte le gelsominaie milazzesi: migliaia di donne che già prima della seconda guerra mondiale lavoravano faticosamente , fin dalla notte, nelle campagne per cogliere fiori di gelsomino”.