Sono iniziati i lavori di smontaggio del Paladiana. Da anni era un monumento al degrado, una vera e propria “bruttura” che cancellava i piacevoli ricordi del Premio regia televisiva – che calamitava l’attenzione di tutto il Paese – per lasciar spazio all’amarezza di vedere in rovina una struttura da 1500 posti. Nei mesi scorsi  la giunta municipale aveva con una delibera disposto  l’eliminazione della struttura realizzata all’inizio degli anni ‘90 per ospitare il premio ideato da Daniele Piombi e da oltre dieci anni inutilizzata in quanto gli agenti atmosferici e atti vandalici ne hanno compromesso la funzionalità, rendendola non più idonea per accogliere spettacoli.  In particolare il Paladiana dopo essere stato scoperchiato a seguito di un fortunale registratosi nel 2008, è stato letteralmente distrutto dal successivo evento atmosferico del dicembre 2009.

 

Il paladiana di Milazzo

Da tempo diverse associazioni chiedevano la rimozione di quel che restava della tensostruttura e lo stesso sindaco Pino subito dopo il suo insediamento aveva annunciato la decisione di trasformare quell’area, da spazio inutile ad arena all’aperto, alla luce anche dell’importanza della location che si affaccia sullo specchio d’acqua della marina Garibaldi. Un’area che non solo va restituita alla pubblica fruizione, ma che dovrebbe catalizzare eventi di ogni tipo; certo, non è semplice in questa fase storica, visti i tempi di crisi. Nessun costo sarà sostenuto dal Comune per la rimozione della ferraglia. Infatti tramite gara si è deciso di vendere “a corpo”  tutto il materiale da asportare e la ditta interessata dovrà provvedere allo smontaggio dei  manufatti e al trasporto degli stessi in idonea discarica. “Era indispensabile uscire dalla situazione di stasi nella quale il Comune si trovava da anni riguardo queste strutture in stato di assoluto abbandono – spiega il sindaco Carmelo Pino -. Il Paladiana in particolare era giustamente considerato un monumento al degrado, inutilizzabile e senza futuro. Operando la rimozione della struttura reticolare recupereremo l’area e a quel punto potremo davvero trasformarla, previa la messa in sicurezza e l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, in quell’arena all’aperto che ci consentirà di poter programmare, con il supporto dei privati, anche manifestazioni durante il periodo estivo». In realtà c’erano imprednitori milazzesi che si dicevano in grado di poterlo recuperare a proprie spese, anche a trasferirlo in alra sede, ma l’amministrazione ha ritenuto non fattibile l’ipotesi.