Da mesi aveva deciso di non rilasciare più dichiarazioni e di non intervenire più sui fatti della città. Ha aspettato “seduto sulla riva del fiume” in attesa della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa. Molti addebitavano a lui la colpa dello scioglimento del consiglio e anche i colleghi dubitavano sul buon fine del ricorso curato dall’avvocato Marcello Scurria (solo sette consiglieri su trenta hanno firmato il ricorso. Pergolizzi ha subìto in silenzio. Ora ritorna nell’agone politico da vincente. E si toglie diversi sassolini dalle scarpe, specialmente nei confronti dell’assessore alle Finanze, Pippo Midili, e del segretario generale del comune di Milazzo:

Saro Pergolizzi

“Il sindaco Pino si rassegni perché il Consiglio comunale tornerà in carica e lui dovrà riflettere sul fallimento della sua gestione – scrive una nota stampa – Un fallimento politico perché ha distrutto la città avendo puntato tutto sul dissesto ad ogni costo per distruggere tutto quello che di buono era stato fatto in passato. Se oggi il Cga ha cancellato il dissesto e tutto quello che Pino e il suo gruppo avevano costruito, la responsabilità per le cause che verranno fuori anche come ulteriore danno per la città saranno del sindaco e principalmente di due persone che hanno dimostrato totale incapacità e incompetenza come l’assessore Midili e il segretario generale. Il primo, senza il titolo di avvocato e di commercialista ha portato avanti un dissesto senza avere nessuna competenza in materia, contrastando professionisti degni di tal nome come i revisori dei conti che hanno bocciato il bilancio e rilasciando dichiarazioni di natura tecnica ben lontane dalla sua competenza. Il segretario ha invece firmato un bilancio bocciato dai revisori dei conti unico organo tecnico in materia che può fare delle valutazioni in merito assumendosi così responsabilità ben oltre le sue competenze”. Pergolizzi entra nel dettaglio: “Non è vero che il dissesto è stato “acclarato” come cerca ancora oggi una Amministrazione allo sbando di voler far capire ai cittadini. Il dissesto – sostiene Pergolizzi nel comunicato stampa – è stato “costruito” dall’assessore Midili e dal sindaco Pino che però mai si è presentato personalmente alla Corte dei Conti. Oggi il Cga ha ripristinato la verità e la legalità e anche la Corte dei Conti poteva evitare tutto questo visto che era noto che quella procedura sarebbe stata incostituzionale. Oggi c’è una responsabilità anche della Corte dei Conti non appena tutto sarà ufficialmente cancellato. Perché tutto sarà cancellato contrariamente a quanto l’assessore Midili, volendo fare anche il giurista sostiene. Certo ci saranno danni per la collettività perché quanto fatto in questi mesi sarà nullo e quindi la situazione del Comune si aggraverà ulteriormente. Ma la colpa non è dei consiglieri che hanno difeso la città dal fallimento, ma solo del sindaco Pino e della sua Amministrazione. Basta quindi con i giochetti e venga fuori da parte del sindaco un gesto di dignità politica: le dimissioni. Anche perché sino ad oggi a distanza di tre anni e mezzo non è stato fatto nulla se non l’ordinaria amministrazione e per questo la città di Milazzo non ha bisogno di un sindaco perché sono sufficienti i dipendenti comunali”. Il presidente del consiglio si sofferma sulle opere pubbliche: “Ci dica quale opera pubblica ha portato avanti da quando è diventato sindaco. Il Castello di Milazzo è opera della precedente Amministrazione che lo ha completato grazie all’intuito del precedente sindaco che è riuscito a trovare un’azienda, altrimenti si sarebbero persi 15 milioni di finanziamento. Oppure dobbiamo ricordare a Carmelo Pino e alla gente di Milazzo che non è stato capace di portare avanti i lavori di Ponente dove ha perso per incompetenza e per incuria tre milioni di euro? E l’assessore Midili e il segretario generale che, senza volere entrare nell’ambito personale, sono stati gli interlocutori di questa Amministrazione dovrebbero riconoscere l’arroganza che li indotti a distruggere una città come Milazzo. Un esempio. Il Comune di Caltagirone è sull’orlo del dissesto ma perché non riesce a pagare neppure lo stipendio degli impiegati, ma il Comune di Milazzo che ha liquidità da vendere tanto è vero che se il sindaco si vanta di pagare tutto e tutti, vuol dire che i soldi ci sono. E allora perché il dissesto? Questo è l’ultimo intervento che il sottoscritto farà per rispondere a questa Amministrazione – precisa Pergolizzi –  Si ricordi che i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ha vinto la città di Milazzo supportata dai consiglieri comunali. Mi rendo conto che la dignità, lo stile e l’eleganza sono un optional ma se è vero che i consiglieri comunali hanno avuto ragione, dovrebbero l’umiltà di riconoscere che hanno sbagliato su tutti i campi e di chiedere scusa ai cittadini milazzesi per la propria arroganza e, lo ripeto, di rimettere il mandato. Andiamo tutti a casa e facciamo decidere i milazzesi”.