I toni sono quelli soft del “politichese”, in realtà dietro il comunicato in cui si annuncia lo scioglimento del comitato promotore de “Il Megafono” c’è una spaccatura profonda che rischia prossimamente di far approdare verso altri lidi i “crocettiani” mamertinii della prima ora, a partire dal movimento Uniti. Milazzo, in base ai risultati elettorali, è ritenuta uno tra i comuni più “crocettiani” del messinese. “Ritenendo di aver completato il proprio percorso, coerentemente con quanto dichiarato in sede di fondazione, i componenti presenti hanno deciso di sciogliere il comitato stesso invitando coloro che vorranno proseguire l’esperienza “formativa” a contattare i circoli già esistenti o, eventualmente ritenessero, a costituirne di nuovi”, si legge nella nota.

Crocetta e D’Amore

Il comitato ha ringraziato il coordinatore Massimo D’Amore “per l’impegno profuso e coloro che a vario titolo hanno ricoperto ruoli di responsabilità in questo difficile ed “intenso” passaggio della politica regionale e nazionale”. Questo il comunicato ufficiale. Al di la delle dichiarazioni “di forma” sembra evidente che ci sia maretta all’interno del Megafono provinciale uscito dilaniato dalle vicende connesse alla presentazione della lista e presto altre “messe in sonno” potranno vedere protagonisti i maggiori esponenti delle ultime competizioni. Questa decisione, malgrado i toni soft, sarebbe quindi il preludio ad altre forme di disimpegno in particolare a Messina dove ampia parte de Il Megafono (a partire dal mecenate Antonio Presti) ha, di fatto, parteggiato per Accorinti. L’abbandono del territorio all’indomani delle nazionali da parte del leader Crocetta e dell’esponente più politico de Il Megafono, il sen. Beppe Lumia, sembra la motivazione principale accelerata da decisioni come la nomina a commissario dell’ente Teatro di Messina di Tarro Celi in quota PD. A far traboccare il vaso, infine, le incursioni dell’assessore al Turismo Michela Stancheris e di Rosario Crocetta in alcuni paesi sulla base di rapporti personali spesso senza concertare nulla con i crocettiani locali (diversi gli incontri con la famiglia di imprenditori Lucchesi).