“Il via libera al decreto che sblocca i fondi alle imprese può trovare applicazione anche a Milazzo”. A chiarirlo è l’assessore alle Finanze, Pippo Midili, smentendo subito coloro che avevano evidenziato che la dichiarazione di dissesto ha finito col penalizzare la città anche per quel che concerne questa opportunità (il ministro dell’Economia Grilli ha firmato un decreto con il quale stanzia 10 miliardi di euro per anticipazioni da trasferire ai comuni che così potranno pagare le imprese che hanno maturato debiti al 31 dicembre 2012) . “Altre informazioni sbagliate a fronte di chi evidentemente non conosce la normativa, visto che anche i Comuni dissestati sono inseriti nell’elenco. Ritengo che si tratti di una opportunità importante, visto che queste somme andranno all’Organo straordinario di liquidazione che potrà così procedere ai pagamenti. Mi auguro anzi che l’insediamento di questa commissione già nominata ormai da diversi giorni, possa avvenire al più presto visto che dovranno essere questi commissari a presentare la documentazione per gli anni di riferimento entro il 30 aprile”.

il municipio di milazzo

L’assessore evidenzia poi che pur essendo diluite nei 24 mesi tali somme consentono di dare comunque delle risposte a quelle imprese che sono in ginocchio, ma non perché il Comune ha dichiarato il dissesto, ma solo per una serie di questioni ben note legate alla crisi a tutti i livelli. Il Comune di Milazzo – non mi stancherò mai di ripeterlo – dichiarando il dissesto ha invece frenato una emorragia evitando il rischio ben più grave di trasformarsi in ente insolvente. Inoltre qualora il Comune avesse aderito alla legge Salva Comuni, cosa comunque vietata dalla normativa, oggi non avrebbe potuto avere accesso al decreto legge che sblocca i fondi alle imprese. Di fatto ci si sarebbe trovati infatti nella paradossale ipotesi che con l’accesso al fondo di rotazione della SalvaComuni per il pagamento dei debiti pregressi, non si sarebbe potuto accedere a quanto previsto da questo decreto legge di sostegno alle imprese.