Il consiglio comunale di Milazzo da ieri sera è riunito in una sessione permanente, durata tutta la notte, che andrà avanti fino a quando l’amministrazione comunale non consegnerà gli atti necessari per elaborare un piano di risanamento delle casse municipali, evitando il dissesto. Una decina di consiglieri si alternano in aula in segno di protesta.

Crakers in consiglio comunale

“Siamo stati costretti ad attuare una sessione permanente del Consiglio Comunale – si legge in una nota – per difendere la città dall’amministrazione del dissesto e per chiedere, con una protesta eclatante, che venga ripristinato il principio di legalità che impone che il civico consesso sia messo in condizione di assumere, con il supporto dei documenti contabili, decisioni che condizioneranno la vita di Milazzo per il prossimo decennio. La Corte dei Conti ha stabilito che il risultato della gestione 2010, sottoposto dall’amministrazione Pino al Consiglio, è “inattendibile” e deve essere corretto dopo il riaccertamento dei residui attivi e, ancora, che deve essere approvato il conto consuntivo dell’anno 2011. Soltanto dopo queste attività, sarà possibile individuare le misure correttive per scongiurare il fallimento del nostro comune. Abbiamo ripetutamente, con atti ufficiali, chiesto che questi fondamentali documenti venissero trasmessi dal Sindaco per potere essere rapidamente esaminati ed approvati, ma Carmelo Pino, persino dopo una formale diffida, non ha inteso fare il proprio dovere, sprezzante delle leggi che disciplinano la materia – che impongono che i bilanci degli enti locali siano, tra l’altro, veridici -, e del deliberato dei giudici contabili. I cittadini hanno il diritto di sapere che i consiglieri comunali non sono in condizione di conoscere lo stato delle finanze del comune e, quindi, non possono assumere alcun genere di decisione. L’obiettivo dell’amministrazione dell’osso è chiaro ed evidente – svelano -: fare scadere i 60 giorni concessi dalla Corte dei Conti per poi procedere alla dichiarazione di default per evitare che venga reso noto come e in che misura gli strumenti finanziari da essa proposti fossero fasulli Come non segnalare alla pubblica opinione il tentativo maldestro di questa amministrazione di ribaltare le responsabilità di chi deve contabilmente proporre le misure correttive sulle criticità segnalate dalla Corte dei Conti ?.Noi non ci stiamo e per questo protestiamo confidando che le Autorità competenti, da Sua Eccellenza il Prefetto di Messina, alla Procura presso la Corte dei Conti per la Regione Siciliana, a quella ordinaria presso il Tribunale di Barcellona P.G., vogliano, finalmente, aiutarci a fare chiarezza in una vicenda scandalosa che vede la città sull’orlo di un fallimento al buio e la legalità mortificata da chi, all’interno delle istituzioni, ne dovrebbe garantire il pieno rispetto.Saremo, pertanto, in consiglio comunale permanente giorno e notte, in attesa che l’amministrazione adempia ai propri doveri e ci trasmetta gli atti richiesti”.