Protesta degli operatori del servizio di raccolta dei rifiuti questa mattina davanti al Municipio. Le maestranze hanno proclamato lo stato di agitazione per il mancato pagamento di due mensilità di stipendio e lamentano l’assoluta indifferenza nei loro confronti. «Non siamo più nelle condizioni di garantire il fabbisogno minimo delle nostre famiglie – hanno affermato – non è corretto che chi lavora non venga pagato». I lavoratori hanno incontrato prima l’assessore all’Ambiente Maurizio Capone che ha cercato di suggerire delle soluzioni alternative per fronteggiare la situazione e subito dopo il sindaco che ha anticipato la possibilità di ricorrere all’ordinanza come ufficiale di governo per affidare ad altra ditta, in danno dell’Ato, il servizio.

La protesta dei netturbini

«Gli uffici stanno valutando la situazione – ha detto il sindaco Pino – e se ci saranno i presupposti, acclarati anche dall’Asp del rischio di emergenza igienico-sanitaria, firmerò l’ordinanza in quanto Milazzo non può sopportare una nuova situazione di degrado igienico-sanitario». Il problema nasce da un pignoramento da 4 milioni di euro ai danni dell’Ato di Barcellona (competente nel nostro territorio)  che è nell’impossibilità di trasferire alla Dusty, la società che si occupa della raccolta e smaltimento di rifiuti a Milazzo. le risorse che le spettano per contratto.