Maurizio Capone rimane assessore della giunta Pino. Nonostante la bocciatura della proroga “salva parenti” e l’applicazione della norma elettorale che non consente a parenti di ricoprire incarichi nello stesso ente dal 1 gennaio, i Capone – l’assessore Maurizio e il nipote consigliere Roberto – possono dormire sonni tranquilli.

Maurizio capone

A confermarlo sono stati gli uffici dell’assessorato regionale alle Autonomie locali che stamattina hanno ricevuto centinaia di telefonate da tutta l’isola per dirimere i vari intrecci familiari che avvolgono le amministrazioni locali. La legge pone il veto sulla presenza di parenti fino al secondo grado. “Non possono far parte dellla giunta, gli ascendenti e i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado di sindaco,di altro componente della giunta e del consiglio comunale” si legge a pag. 24 della gurs n.16 del 11 aprile scorso. Dunque, in base al codice civile, si tratta di: nonni – nipoti, padri – figli, fratelli- sorelle, e cognati. Ad essere esclusi gli zii (il consigliere Roberto Capone è figlio del fratello dell’assessore). Ieri sera, quando Oggi Milazzo ha riportato per primo la notizia (stamani lo ha fatto anche il quotidiano locale nelle cronache siciliane), la redazione ha contattato Maurizio Capone che non ha saputo dare una risposta sulla sua presunta incompatibilità. Stamattina Capone ha sentito il sindaco Carmelo Pino che lo ha rassicurato in attesa di chiarimenti. L’assessore è ritornato più disteso nella tarda mattinata quando dal suo legale e da Palermo sono giunte buone nuove: lui e il nipote Roberto non sono “parenti stretti”. L’ipotesi che Capone dovesse lasciare l’incarico ha messo in fibrillazione la politica locale (qualcuno ha messo pure in dubbio la compatibilità tra il sindaco Pino e il Fratello Franco sin dall’insediamento esperto gratuito dell’ente, ma anche in questo caso la legge lo consentirebbe). Ad ambire alla poltrona erano in tanti. Ma anche questa volta la famiglia Capone, da un ventennio nei ruoli più strategici dell’amministrazione,  ce l’ha fatta. In ogni caso a sostituire Capone sarebbe stato quasi certamente Claudio Giorgianni, già assessore all’Ambiente, compagno della figlia del politico. Squadra che vince non si cambia.