SCOOP. L’esperienza di assessore all’Ambiente, Maurizio Capone, potrebbe essere giunta alla fine. Stasera l’Assemblea regionale siciana, con scrutinio segreto, ha bocciato la norma “salva parenti”, che prorogava di un anno la disposizione contenuta nella legge elettorale per gli enti locali che entrerà in vigore dal primo gennaio.

Maurizio Capone

La norma prevede l’incompatibilità tra la carica di assessore e consigliere e vieta la presenza all’interno dello stesso ente di parenti fino al secondo grado, eletti. Maurizio Capone, infatti, è zio del consigliere comunale Mpa Roberto Capone (figlio del fratello Tanino). All’Ars l’articolo che prevedeva la proroga è già stata bocciata da 34 deputati, 26 i favorevoli. La norma di proroga era stata presentata dal capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, che in aula, prima del voto segreto, aveva spiegato che l’obiettivo “era di scongiurare una valanga di ricorsi e vertenze che paralizzeranno gli enti locali”. “Bisognava inserire nella legge elettorale una norma sui tempi di applicazione – ha detto Leontini – ma nella frenesia non fu fatto. Con la proroga volevamo evitare che le regole fossero cambiate in corso d’opera”.In passato si sono registrati casi analoghi come quello dell’attuale consigliere Ciccio De Pasquale (all’epoca assessore) e il figlio consigliere.