Dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello dell’offerta culturale di Milazzo e invece la Biblioteca Comunale continua a registrare crescenti disagi. Con tanto di proteste dell’utenza, perlopiù giovani e anziani. Chi frequenta in questi giorni le fredde sale del secondo piano di Palazzo D’Amico s’imbatte in scene già viste e riviste: stufette accese accanto alle scrivanie dell’infreddolito personale di servizio. L’impianto di riscaldamento è infatti fuori uso da oltre due anni e i mesi freddi sono ormai alle porte.

Stesso discorso in estate, quando il caldo infuoca le singole sale di lettura, mentre al primo piano un efficiente impianto garantisce un soddisfacente refrigerio nei mesi estivi o addirittura un calore eccessivo e soffocante in quelli invernali. Agli utenti desiderosi di accedere al pregevole patrimonio librario cittadino un consiglio dunque: portino con sé una stufetta ed anche una torcia, visto che la tromba delle scale nelle ore pomeridiane è completamente al buio. Disagi anche per chi da casa necessita di una qualsiasi informazione: la Biblioteca infatti non dispone di utenza telefonica (l’unico telefono di Palazzo D’Amico è quello ubicato al pian terreno), costringendo pertanto l’utenza a recarsi di presenza anche per sapere se la Biblioteca possiede questo o quel libro. E tra i numerosi disagi all’utenza conviene ricordare anche la totale assenza di nuovi testi, visto che da anni non viene stanziato in bilancio un solo centesimo per l’acquisto dei volumi.

MASSIMO TRICAMO